I sotterranei sono allegati e i mezzi escono con difficoltà. I pilastri dell’Asl di Margherita di Savoia, in via Barletta, sono ad ammollo nell’acqua piovana da oltre 2 settimane, cioè da quando la città si allagata, e le 2 pompe di aggottamento della struttura sono rotte. La quantità presente è incalcolabile perché si tratta di una superficie, visibile dai finestroni laterali e che avrebbe dovuto ospitare dei laboratori, grande quanto il primo piano aperto ai cittadini. Per far defluire tutta l’acqua, circa mezzo metro, viene utilizzata la pompa di riserva che ha lo sbocco nell’ala riservata al pronto intervento del 118. Tutti i giorni lo stesso scenario: ogni 5 minuti dalle rampe in cemento armato, sia da quella dove le ambulanze si riforniscono di elettricità sia da quella per i pedoni, scivola talmente tanto acqua da allagare la strada in terra e breccia che diventa un pantano. E non solo. Tutto questo che ormai è un acquitrino ha corroso il cemento delle rampe, creando delle infiltrazioni. Figurarsi quali danni potrebbe creare alle basi della struttura.

Ma il problema non è solo strutturale, ma riguarda anche i mezzi del pronto intervento. Le ambulanze rischiano di non poter arrivare a destinazione perché appena scendono dalla rampa trovano un asfalto che si sta avallando a causa del peso dell’acqua e dalle crepe sembra che potrebbe cedere da un momento all’altro. Fuori al cancello la strada è come se fosse una palude ricoperta di breccia, quindi con l’acqua si creano pozzanghere e punti in cui le ruote potrebbero sprofondare a causa del fango.