Una lettera aperta da uno dei soci della Salinis. Giuseppe Riglietti è un imprenditore locale che ha sposato il progetto rosanero due anni fa e oggi, dopo la revoca da parte del comune della concessione alla società e la chiusura del tensostatico comunale, scrive: «La chiusura del tensostastico “Piazzolla” ha rappresentato una brutta pagina non solo dello sport salinaro, ma di un’intera comunità che si è vista privare di una grande realtà come la Salinis. Il campo era diventato un punto d’incontro di tanti ragazzi ora rimasti senza punto di riferimento e ora sono per strada in preda a tante tentazioni. Lo sport è aggregazione non disgregazione. Ho visto da vicino quante famiglie, quanti ragazzini, quanti tifosi la domenica pomeriggio venivano a tifare le nostre ragazze e i nostri piccoli delle squadre giovanili. Ho visto da vicino quante squadre, sia maschili che femminili provenienti da tutta Italia, hanno soggiornato nel fine settimana nelle strutture alberghiere di Margherita di Savoia».

«Ho visto da vicino gli sforzi fatti da tutti i dirigenti della Salinis pur di portare con orgoglio il nome della nostra cittadina su palcoscenici nazionali dal Fiuli Venezia Giulia alla Sicilia. Ho visto da vicino dopo questo scellerato gesto, che in termine calcistico si chiama fallo antisportivo, la cattiveria con cui tale azione è stata fatta. Avevamo tutti qualcosa che ora non c’è più. Sentire che questa struttura sarà destinata agli immigrati o addirittura agli sfrattati mi sembra fuori da ogni logica. Ma non ci sono altri posti migliori in termini di igiene e idoneità per sistemare queste persone? Prima da tifoso e poi da dirigente della Salinis mi ritengo deluso e affranto da quanto accaduto. Tengo a precisare che siamo una famiglia forte, fatta di persone che toglie tempo e denaro alle proprie attività perché crede in un progetto a lungo termine, crede nello sport come viatico per i giovani e fa tutto questo per pura passione. Usciamo vincitori da questa battaglia e più uniti di prima. Sabato 8 ottobre ne abbiamo avuto la prova: mentre a Margherita si elogiava un’associazione forestiera, a Barletta c’erano circa 300 salinari a sostenere i nostri ragazzi. Forza Salinis».