Mettendo la fascia di neo Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Nicola Giorgino ha chiosato «un Sindaco è sempre più Sindaco che Presidente della Provincia». Si è chiuso con il giuramento ed in poco meno di mezz’ora il primo Consiglio Provinciale della BAT con i dieci sindaci della sesta provincia e la relazione introduttiva di mandato dello stesso Giorgino. Assente giustificato Paolo Marrano per precedenti impegni istituzionali improrogabili a Roma, nominati i due vice-presidenti Francesco Spina ed Amedeo Bottaro, assolti tutti i doveri burocratici per l’insediamento del nuovo Consiglio.

«Lo dico in premessa – ha ribadito Giorgino – tutti i Sindaci sono intercambiabili in questa provincia e partendo dalle competenze e con grande sintonia, vi sarà una divisione dei compiti per ognuno dei primi cittadini. E’ stato un passaggio di grande responsabilità istituzionale nel solo interesse del territorio, un territorio che si è emancipato e che ha obiettivi prioritari da raggiungere e da perseguire in un momento istituzionale di transizione e di passaggio – ha ribadito Giorgino – Questa è la prima provincia pugliese in termini di attività produttive ed il territorio è chiamato a cogliere le opportunità future in una visione condivisa».

Poi una nota polemica sia sullo stipendio rinnovato alla Segretaria generale della BAT, Maria De Filippo, che sul presunto attaccamento alla poltrona dei sindaci: «Le polemiche strumentali sulla segretaria dell’ente le respingiamo al mittente visto che, come da atti mostrati, ho solo rinnovato le delibere di coloro i quali mi hanno preceduto. In più ci tengo a ribadire che in questo momento la Provincia ha 80 dipendeti più 42 in capo ai centri per l’impiego e due dirigenti oltre alla Segretaria. I 42 dipendenti dei CPI passerranno in capo alla Regione e la Provincia, per le competenze che ha ancora da dover assolvere, ha un personale totalmente insufficiente. I Sindaci non sono certamente attaccati alla poltrona visto che sono invece coloro i quali devono soddisfare le istanze dei tanti cittadini e sono costretti ad operare in grande difficoltà».

Tanti i ringraziamenti agli altri Primi Cittadini in attesa di comprendere che fine faranno le stesse Provincie dopo il 4 dicembre prossimo.