La cifra è stata accantonata e ormai non si può più transare. In termini economici vuol dire che il comune ha assicurati ben 3.186.680,59 euro su un credito vantato nei confronti di AtiSale pari 5.120.983,14 euro. Il ragionamento è molto semplice: l’azienda che gestisce le saline di Margherita di Savoia dal 2008 ha accumulato un debito nei confronti del comune, riguardante le imposte Ici e Imu non pagate per intero. Chiaramente AtiSale ha chiesto più volte all’ente salinaro di transare, cioè raggiungere un accordo economico sui soldi da restituire, ma senza successo, in quato come ha affermato il sindaco Paolo Marrano: «L’amministrazione comunale è stata sempre intenzionata a recuperare tutti i crediti fino all’ultimo centesimo». Quindi, col concordato preventivo approvato dal Tribunale di Foggia lo scorso 28 settembre per sanare i debiti contratti dall’azienda non solo col comune, la vicenda è andata sotto la lente d’ingrandimento del Commissario Giudiziale che ha iniziato a esaminare passo dopo passo tutto l’iter.

Finora per quanto riguarda gli anni 2008-2009-2010 la decisione pende favorevolmente per il comune, mentre per gli anni 2011-2012 si attende il secondo grado di giudizio. Invece va evidenziato che gli anni 2013-2014 non sono stati ancora esaminanti e gli anni 2015-2016 non sono stati pressi in considerazione perché non rientrano nel concordato preventivo. Quindi la cifra che supera di poco i 5milioni è il risultato delle imposte non pagate da AtiSale al comune dal 2008 al 2014, ma a rigore di logica il credito dovrebbe crescere man mano che la commissione proceda a esaminare anche gli ultimi 2 anni. Per ora è certo che il comune deve intascare poco più di 3milioni di euro in 120 rate mensili. Questa è una monovra che porta beneficio non solo alle casse comunali, ma anche in ottica del monitoraggio da parte della Corte dei Conti.