Svolta nelle indagini sull’incendio della Chiesetta di San Pio. Questa mattina è stato arrestato Alessandro Chiarulli, 39 anni e originario di Barletta, accusato di aver dato alle fiamme nella notte dello scorso 18 ottobre la struttura in legno sconsacrata e adibita a salone parrocchiale nel quartiere Città Giardino di Margherita di Savoia, dove risiede con la sua famiglia. Le indagini coordinate dal magistrato della Procura di Foggia Ileana Ramundo hanno portato da subito a Chiarulli che il giorno seguente all’incendio era stato ritrovato dai Carabinieri della stazione di Margherita coi segni dell’ustione sul suo corpo. Interrogato dai militari, alla presenza del suo avvocato, ha confessato che avrebbe compiuto quel gesto per difendere l’immagine del supermercato di sua proprietà che si trova di fronte al terreno su cui sorgeva la chiesetta. Il motivo è molto semplice: credeva che la struttura in legno, futura sede della caritas cittadina, avrebbe ospitato famiglie di immigrati.

Invece la struttura, lo ricordiamo, era stata individuata dal Comune in accordo con la Diocesi di Trani e su richiesta del Prefetto della provincia Barletta – Andria – Trani, Clara Minerva, per ospitare gli abusivi che abitavano nell’ex scuola media e nell’ex mercato coperto, due strutture comunali che ero state sgomberate la stessa mattina dell’incendio.