Un presepe vivente grande da Margherita fino a Zapponeta, passando per i terreni di Trinitapoli. Un paesaggio imbiancato con la neve che nella zona interna si è posata anche di qualche centimetro. La guida speciale era Lorenzo Piazzolla, innanzitutto contadino ed esperto conoscitore del territorio, poi dirigente provinciale dei Conservatori e Riformisti. E di una guida c’era bisogno, viste le stradine visitate dove neanche i telefoni prendevano. Questa mattina alle 6,30 più che neve c’era una lastra di ghiaccio sui vivai delle cipolle e sulle carote. Basti pensare che dalle pozzanghere al passaggio dell’auto saltavano sul parabrezza pezzi di ghiaccio.

Sui terreni al nord di Margherita la neve non era abbondante e si è depositata anche vicino ai bacini del sale. Verso Zapponeta, dove il livello dei terreni scende, il mare ha invaso le terre trasformandole quasi in una risaia. Sui carcuiofi di Trinitapoli si è depositato un bel pò di bianco e sulla strada verso zona Orno, cioè la via Mare, alle 11 ha iniziato a nevicare copiosamente. Di contadini a lavorare n’erano pochi, perché con queste condizioni è quasi impossibile piantare cipolle o svolgere altri lavori. Bisogna considerare che in aperta campagna vicino al mare c’era un gran vento di tramontana. La fauna questa mattina era addormentata, solo i volatili hanno avuto la tenacia di mettersi in viaggio, come qualche stormo dei fenicotteri rosa che all’altezza di Trinitapoli, dove si estende la maggior parte della salina, hanno offerto uno spettacolo ai pochi presenti, formando una grane freccia rosa nel cielo. Per le strade di Margherita da ieri si sta spergendo sale per evitare che la neve rendi l’asfalto una pista di pattinaggio.