Visite guidate, educazione ambientale, avvistamenti avifaunistici, percorsi didattici. Il 4 e 5 febbraio alle 9.30 presso il Centro Percorsi Cultura e Natura – Cea Margherita in Via Africa Orientale ci sarà un appuntamento con le guide di Legambiente per scoprire la Zona Umida: perla del territorio salinaro.

La Zona Umida della Salina di Margherita di Savoia, circa 4000 ettari cioèla salina marittima più grande d’Italia, occupa gran parte dell’area che, fino ai primi decenni del secolo, formava il lago Salpi, un bacino costiero di acque salmastre e paludose che dava il nome all’antica Salarpa. Questa area diviene poi Riserva Naturale dello Stato e quindi Zona Umida di valore internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar del 1971, in ragione della notevole importanza faunistica. Si tratta di un microcosmo di acquitrini costellati da macchie di tamerici e di ciuffi di giunchi che al visitatore di oggi restituisce intatto il fascino primordiale del mondo palustre. Nelle vasche di acqua salmastra della riserva naturale delle Saline di Margherita, separate dal mare soltanto da sottili lingue di terra, sono incastonate bianche piramidi di cristalli di sale la cui durezza viene compensata dalla vista di morbide dune sabbiose invase qua e là da ciuffi di canna comune. È qui che numerosi uccelli migratori soggiornano periodicamente per riprodursi o svernare. Secondo un recente censimento fatto dalle guardie forestali del Ministro delle Risorse Agricole, sarebbero 7500 gli individui di fischione, 3200 di volpoca, 1100 di alzavola, 5000 di folaga, 2500 di avocetta. Armandosi di binocoli o macchine fotografiche, si possono ammirare anche gli eleganti aironi bianchi o fenicotteri rosa, insieme ai bellissimi rapaci (come il falco e il gheppio) e a tanti altri uccelli acquatici. Info: [email protected]