Il serbatoio di biodiversità più grande d’Italia. La Salina di Margherita di Savoia è un patrimonio che ospita periodicamente uccelli migratori che soggiornano per svernare o riprodursi. Una perla del territorio perché rientra nelle aree umide tutelate dalla convenzione di Ramsar, firmata il 2 febbraio 1971 in Iran, utile a salvaguardare e gestire gli ecosistemi naturali. Legambiente, in occasione del 46esimo anniversario della convezione, ha invitato i più curiosi alla scoperta della Salina, grande oltre 4mila ettari e fondamentale per l’equilibrio della vita sul territorio. La sua importanza è data dalla caratteristica di garantire acqua e cibo, oltre ad aiutare a far fronte alle piene. Le zone umide, comunque, restano i punti più a rischio del pianeta a causa della presenza dell’uomo e del riscaldamento globale che rovinano i loro equilibri delicatissimi.

«Una giornata come questa – afferma il presidente di Legambiente, Ruggiero Ronzulli – rimarca l’importanza delle zone umide in Italia e nel mondo. La Salina di Margherita di Savoia è l’area più importante del Mediterraneo ed è fondamentale per la mitigazione del clima. Occorre salvaguardare queste zone che la mano dell’uomo sta danneggaindo, infatti il 65 percento già non esiste più. Per tutelare posti come questo si operano degli interventi mirati, come testimoniano i numerosi bandi regionali e internazionali».