Da centro sportivo comunale a discarica a cielo aperto. Il passo è stato breve. L’ingresso dello stadio Guerino Piazzolla a Marghera di Savoia è di uno squallore arrivato ai minimi storici. Non si sta scrivendo del classico sacchetto d’immondizia buttato per strada, che dalle parti di via Trinitapoli è abbastanza comune da trovare, ma di peggio. Varcate le porte di ferro, davanti agli occhi si apre uno scenario degno di un centro di raccolta dei rifiuti: pezzi di computer e scarti edili sono solo sciocchezze in confronto a quello che c’è. Un tour nel degrado che inizia con un materasso nell’erbaccia, una poltrona e prosegue con frigoriferi rotti, sedie, vecchie brandine e televisori.

Poco distante da questa massa d’immondizia ci sono due stanze che un tempo erano dei bagni. Proprio così: erano. Adesso ci sono solo i resti di alcuni sanitari appesi al muro in stato d’abbandono, dei pneumatici, dei secchi di vernice e sporcizia ovunque. Una situazione che potrebbe risolversi con lo spostamento degli sfollati dagli spogliatoi del Piazzolla ai locali dell’ex scuola Buonarroti a Città Giardino. In quel caso il comune dovrebbe restituire in maniera decente gli spazi tolti agli sportivi.