Una progetto alimentare che educa all’alimentazione. Non ha nulla a che vedere con una mensa scolastica, ma è l’ultima opera messa in campo dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Marranno. Gli effetti di questo progetto sono sotto gli occhi di tutti: a Margherita di Savoia i bambini delle scuole materne Armellina e Kennedy hanno un pasto caldo assicurato e che rispetta appieno i canoni nutrizionali. Ogni polemica è stata subito spenta dagli addetti ai lavori che hanno attestato la freschezza e la tracciabilità dei prodotti acquistati quotidianamente nelle attività commerciali della città e portati a scuola, dove c’è chi ha il compito di verificarne la qualità. Dietro ai fornelli non ci sono cuochi improvvisati, ma degli esperti del settore e i ragazzi dell’istituto Alberghiero guidati dai propri docenti. I nomi sono noti ai salinari: Salvatore Riontino, chef stellato e proprietario di un locale che ha ricevuto due forchette Michelin, e Piero Russo imprenditore nel campo della ristorazione. «Faremo parte del progetto “Mangiando giocando” – ha affermato lo chef – che prevede la somministrazione di un menù della salute. Stiamo usando tutti i prodotti del nostro territorio». Una collaborazione: «seria – ha continuato l’imprenditore – fra due aziende locali e l’istituto alberghiero in un’alternanza nella preparazione dei cibi».

Il punto di cottura è la scuola Armellina a Punta Pagliaio, l’unica ad avere uno spazio da adibire a cucina. Lì vengono trasformate le materie prime a chilometro zero e vengono servite sulle tavole dei bambini della struttura e dei bambini del Kennedy in zona Cancello. Il trasporto avviene attraverso un mezzo adatto, con una particolare cella che tiene i pasti caldi e isolati, affittato da chi già cura il trasporto scolastico. La cucina viene igienizzata ogni giorno sia da chi la utilizza che dall’impresa di pulizie del Comune, secondo i canoni dell’Haccp (Analisi dei rischi e controllo dei punti critici). Insomma non è affatto un progetto improvvisato, ma è stato studiato con l’Asl in un anno e mezzo e per attuarlo sono serviti non pochi permessi da parte dell’Azienda sanitaria locale. Per un comune logorato dai debiti garantire ogni giorno il pranzo a due scuole a soli 1,50 euro a bambino da parte dei genitori, non è affatto una cosa da poco. «Nel progetto – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Angela Cristiano – è previsto anche un aspetto didattico attraverso cui ai bambini viene spiegato l’apporto nutrizionale degli alimenti, perché mangiarli e come accostarli fra loro. I genitori saranno coinvolti nelle scelte alimentari con degli incontri coi nutrizionisti della Asl. Sono previste delle uscite e dei laboratori per far toccare con mano ai bambini cosa mangiano, far sentire i sapori naturali. Noi per i bambini abbiamo investito e le adesioni aumentano ogni giorno. Ringrazio tutti i miei collaboratori, i dirigenti scolastici e i tecnici. Un grazie particolare vorrei darlo alla dottoressa Chiara Giannino, responsabile dell’ufficio scolastico e del servizio cultura, che ha superato in maniera egregia tutte le difficoltà che si sono presentate nel corso del cammino di sviluppo di questo progetto»