Un nulla di fatto. Le intenzioni per un confronto c’erano, ma di civile non c’è stato nulla. Come se l’auditorium del liceo scientifico “Aldo Moro” di Margherita di Savoia si fosse trasformato in una gabbia di persone mandate lì per uccidersi, a parole, fra loro. La soluzione all’aumento della Tari (tassa rifiuti) non si è trovata anche perché non c’è stato il modo né di fare parlare l’amministrazione comunale né quindi di una replica civile da parte dei contribuenti che avrebbero voluto quanto meno una maggiore dilazione della tassa. Morale della favola: la tassa si deve pagare nelle consuete 3 rate oppure in un’unica volta. Chi non paga risulta moroso. Fine della storia e della protesta. Per forza, perché le proteste non sono quelle bolsceviche della rivoluzione Russa, ma da un pò da anni sono o dovrebbero essere degli atti pacifici e mirati al confronto con l’istituzione che secondo i dimostranti può avere creato un disagio o comunque ha i mezzi per risolverlo. A Margherita l’incontro i salinari col sindaco Paolo Marrano, l’assessore all’ambiente Carlo Ronzino, l’assessore al bilancio Salvatore Giannino e i vertici Sia, lo hanno avuto, ma un po’ l’ignoranza generale, un po’ l’ignoranza sull’argomento, un po’ il fatto che l’anno prossimo ci sono le elezioni comunali, l’incontro è andato a farsi benedire e l’argomento rifiuti continua a essere un cavallo di battaglia da campagna elettorale. L’unico risultato è che dovrebbero partire i controlli per beccare e sanzionare chi non paga la Tari e chi non svolge correttamente la raccolta e, per esempio, lancia i sacchi dell’immondizia dal balcone e molti vanno a finire sugli alberi.

«Si è chiesto al sindaco – ha affermato Marrano – di fare comunicazione coi cittadini. Il sindaco ha accettato, ha sostenuto il confronto, ha cercato di farlo in maniera adeguata, civile ed educata. Poi purtroppo è andato a finire tutto così com’è finito: con interruzioni, argomenti al di fuori del tema previsto. Si è parlato di tutto e di più. C’è stata l’esternazione delle proprie frustrazioni che io, come responsabile del sociale, posso anche capire. Pero sono argomentazioni lontane da quello che era l’argomento da trattare. Quello dei rifiuti è un argomento difficile, ma nessuno capisce le reali motivazioni. Io ho detto due numeri: il costo del personale e il costo dell’indifferenziato che complessivamente ammontano a 2milioni di euro. Secondo la gente io avrei dovuto dire che avrei licenziato parte del personale. Io questo non lo faro mai. Io sosterrò il personale fino alla fine del mio mandato e con tutte le mie forze. Le riduzioni che dobbiamo ottenere sono quelle provenienti dalla copertura delle evasioni. A Margherita di Savoia c’è un 60% di gente che non paga, non solo la Tari ma anche tutte le altre tasse e vengono a mostrarsi con le cravatte e se ne vanno, interrompono, creano caos. E tutto questo è tutto organizzato. Io non andrò più a queste manifestazioni organizzate, a cui io non voglio prendere parte. Io voglio parlare con la gente per bene, educata e che merita un confronto sereno e cordiale».