Una tradizione che si rinnova ogni anno: la sacra tela della fine del XIX° secolo raffigurante la Madonna nera dello Sterpeto portata per mare dai pescatori che la venerano come loro protettrice. L’origine di questa usanza a Margherita di Savoia affonda le radici nel passato, quando ai tempi delle Reali Saline di Barletta i cittadini a causa della malaria si rifugiarono nella città della Disfida e si affidarono alla Vergine, figura centrale nella tradizione barlettana, affinché sanasse il territorio che in quegli anni veniva utilizzato principalmente per la raccolta del sale. «Tornati a casa – ha affermato il parroco della chiesa del Santissimo Salvatore, don Matteo Martire – i saliari rimasero legati alla figura dello Sterperto e la penultima domenica di luglio, cioè dopo la celebrazione della festa patronale a Barletta, si recavano in processione via mare coi propri pescherecci in quello che oggi è il capoluogo di provincia. Sbarcavano al porto di Barletta e andavano in cattedrale per onorare la Vergine. Un legame che non si è mai interrotto e la processione continua a essere realizzata».

Alla Madonna, secondo le usanze, vengono affidati ancora oggi il mare e le attività commerciali che si affacciano sull’Adriatico. Di buon mattino la tela esce dalla chiesa madre e in processione raggiunge porto canale dove viene imbarcata su un peschereccio e prosegue lungo la costa per benedire tutti i lidi della capitale pugliese della balneazione attrezzata. Dietro la barca che ospita il quadro si crea una fila di imbarcazioni che la accompagnano con devozione lungo tutto il tragitto. «L’immagine della Vergine dello Sterpeto – ha commentato il titolare di uno stabilimento  – protegge le nostre attività balneari con l’auspicio che la stagione sia fruttuosa e duri più a lungo possibile. Quest’anno stiamo avendo un buon numero di presenze anche grazie alle spiagge attrezzate per accogliere qualsiasi tipo di clientela».