Sono iniziati i festeggiamenti in onore «da’ Madonne», come dicono i salinari per indicare la vergine col cuore trafitto da un pugnale che sta a indicare il dolore causato dalla morte del figlio, Gesù. A Margherita di Savoia la devozione verso la Madonna Addolorata ha radici antiche. La statua vestita di nero e attualmente conservata presso la parrocchia che da lei prende il nome, casa dell’ordine degli Oblati di San Giuseppe, fu portata nel centro ofantino alla fine dell’Ottocento. Inizialmente posta nella cappella gentilizia del Regio Cimitero in un armadio di vetro, fu portata dal parroco del tempo, don Potito Cavaliere, nella sua chiesa. Di arte Napoletana, la statua è nata in una bottega povera appartenuta a un tale Raffaele Della Campa, situata in Floria. La piccola attività ebbe vita breve perché posizionata al di fuori della via degli Artigiani. Però fu in grado di creare un’opera d’arte unica nel suo genere. Se si osserva il volto della madonna, si può capire come il suo sia un dolore composto, senza una lacrima sul viso. Questo sta indicare che il dolore della vergine non è disperato, ma carico di redenzione.

Venerdì 15 settembre si celebrerà la solennità di Maria Santissima Addolorata. Dal mattino alle 7 fino alle 11 le comunità parrocchiali celebreranno a turno la messa. Alle 18 ci sarà la solenne concelebrazione e alle 19.30 la processione col rito di consegna delle chiavi della città. Durante questi giorni di preparazione alla festività vengono offerti momenti di meditazione tenuti da figure sacerdotali dei padri giuseppini. L’orario giornaliero è il seguente: ore 8 santo rosario, ore 8.30 messa, ore 17.45 santo rosario, ore 18.45 canto “Stabat Mater”, ore 19 santa messa.