Ieri hHrilevanza ecclesiale e sociale, nato nel 1907 come “riunioni di studio per far conoscere ai cattolici il vero messaggio sociale cristiano”. Dal 1991 le Settimane si tengono a cadenza pluriennale. Vi partecipano i rappresentanti provenienti dalle diocesi italiana. Anche l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e rappresentata da una delegazione così composta: Mons. Giuseppe Pavone, Amministratore Diocesano; Don Matteo Martire, Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale; il dottore Pantaleo Peschechera, componente della Commissione diocesana di pastorale sociale.

Il lavori della Settimana Sociale sarà organizzato in 4 ambiti: la denuncia, le buone pratiche, l’ascolto e la proposta: L’obiettivo è sottolineare storture e problemi, ma anche valorizzare ciò che di buono cresce nei territori. Sono state individuate alcune criticità: disoccupazione e inattività giovanile, precarietà, lo sfruttamento e il caporalato, il lavoro femminile spesso scarso e mal pagato; le inadeguatezze del sistema educativo nel preparare al lavoro. I cercatori di Lavoro hanno censito 400 esperienze positive: da consorzi e cooperative alle imprese capaci di coinvolgere il lavoratori o tutelarli con il  welfare aziendale. La discussione avverrà intorno ad alcune linee guida contenute nell’instrumentum laboris, il documento base della Settimana.(Avvenire)