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La cultura come bene comune. La base delle relazioni con gli altri. Se poi si uniscono due grandi linguaggi come la letteratura e la musica, la comunicazione è quasi spontanea. A Margherita di Savoia la cultura diventa universale, cioè alla portata di tutti, grazie all’impegno dell’Università delle Tre Età (UniTre) che riesce a estrapolare dal territorio aspetti che nessuno mai avrebbe scommesso che ci fossero. L’appuntamento tenuto presso le Terme col professore Cosma Siani, docente dell’Università di Roma Tor Vergata, col suo libro “Lontananze. I poeti e gli scrittori che ho conosciuto” ha messo in evidenza il tema della scoperta di chi si nasconde dietro alle manifestazioni culturali di ogni tipo. «La cultura – ha affermato Antonio Di Domenico, presidente UniTre – non è tale se non si estende, coglie le esigenze che vengono dal sociale e non espande al sociale le proprie iniziative. Quest’anno accademico abbiamo individuato come tema “Noi e gli Altri” e cerchiamo di scoprire chi c’è dietro tutte le manifestazioni culturali. Quindi vogliamo conoscere la musica e i musicisti, la poesia e i poeti. Questo ci porta a conoscere meglio noi stessi e la cultura in cui viviamo. Una che cultura è universale ed è particolare. Ciascuno di noi può interpretarla e curvarla secondo le proprie propensioni. La cultura è il massimo dell’espressione umana e deve servire il sociale. La culturale non dev’essere una nicchia».

Il connubio fra musica e poesia è ben riuscito. Oltre al libro del professore, i presenti hanno ascoltato le note dei maestri Alfonso Mastrapasqua (violino) e Antonio Dell’Olio (chitarra) che hanno interpretato una “Sonata” di Paganini per il primo tempo e la “Histoire du Tango” di Ástor Piazzolla nel secondo tempo. Ai musicisti abbiamo chiesto se la musica fosse un linguaggio e se ci fosse un legame con la letteratura. Hanno affermato che «la musica è un linguaggio e può assumere i connotati più svariati e soggettivi. Il titolo di una composizione può essere evocativo di un’immagine. La letteratura e la musica sono legate come arte figurativa» e «come affermava Adorno la musica può essere definita un linguaggio ma non ha un significato. Noi diamo alla musica il significato che vogliamo attribuirle».