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Adesso è ufficiale: a Margherita di Savoia è nato il movimento civico “Liberi per Ricominciare”. Il direttivo è composto da Salvatore Bufo, Salvatore Damato, Antonio Larovere, Tiziana Brunetti. La sede è in piazza Marconi ed è aperta a chiunque voglia dare il proprio contributo per il futuro della città. Il gruppo è costituito sia da persone che, come ha affermato il direttivo, «rappresentano la storia di Margherita e quindi conoscono bene la realtà politica e coloro che la compongono» sia da volti giovani. Il movimento già si era presentato alla città nella sua fase embrionale, ma adesso è una realtà concreta.

«L’avvio di un autentico e profondo cambiamento della realtà salinara». Questo è l’obbiettivo che si è posto il movimento, basandosi sempre il confronto con le realtà istituzionali presenti in città. “Liberi per Ricominciare” si inquadra in una politica di rottura intesa come un troncamento col passato ma non una chiusura con le altre forze politiche.«Da diversi anni – fanno sapere dal movimento – i salinari subiscono un’asfissiante immobilismo che ha determinato una profonda crisi economica, politica e culturale, contrassegnata dalla mancata valorizzazione delle risorse del territorio, dalla povertà che ha coinvolto strati sempre più ampi della società, del depauperamento demografico, seguito alla forte ripresa dell’emigrazione, dell’acuirsi di fenomeni sociali degenerativi. Un lungo percorso di deterioramento della comunità che trae origine dalla sciagurata scelta delle varie compagini di governo che negli ultimi decenni si sono avvicendate alla guida della città, di subordinare il bene comune agli interessi di alcuni gruppi di pressione al solo scopo di ottenere in cambio il consenso elettorale necessario per conservare la propria posizione di potere. Il nostro movimento ha deciso che è l’ora di scendere in campo e non rinviare più la rinascita che Margherita di Savoia richiede a gran voce. Tutti i cittadini liberi possono aderire al nostro movimento e collaborare con le proprie idee a migliorare il presente, in modo da creare futuro dignitoso per la nostra città».