Il sindaco Paolo Marrano ha detto no alla proposta di istallare pale eoliche nel mare di Margherita di Savoia. «La posizione mia e della mia maggioranza – ha affermato il primo cittadino – è pienamente contraria all’iniziativa che è stata subito rimandata al mittente». La problematica, lo ricordiamo, è stata sollevata dal centro sinistra che, in due note stampa distinte del Partito Democratico e del movimento politico Margherita Migliore, aveva sottolineato la richiesta di rilascio della concessione demaniale marittima, inviata dalla società Trevi Energy alla Capitaneria di Porto di Manfredonia, per costruire una centrale elettrica eolica offshore nel golfo di Manfredonia denominata “Margherita di Savoia”. «Questa – ha continuato il sindaco – è storia di qualche anno e fa, quando sono state fatte delle consultazioni a livello sia nazionale che regionale e noi ci siamo opposti. Non capisco perché si torni ancora sull’argomento. Margherita non può impegnare ai fini del progetto una fascia di mare stretta dai vincoli naturalistici. Quindi non si potrebbe per nessuna ragione». Marrano oltre a rispedire al mittente le pale eoliche, rispedisce ad altro mittente la polemica politica creata nelle scorse ore. «Mi sono posto una domanda: chi fino a poco tempo fa approvava l’offshore, oggi è contrario? Mi riferisco – ha dichiarato il primo cittadino – al Pd, non quella odierno, ma quel partito che al Governo aveva espresso parere favorevole all’installazione di pale eoliche nel mare Adriatico. Sottolineo che l’amministrazione comunale si muove solo a tutela dell’ambiente».

Nel dettaglio il progetto che la Treviri vorrebbe attuare riguarda la «realizzazione di un impianto eolico offshore in cui si prevede l’installazione di 50 turbine con potenza nominale di 3,3 MW per complessivi 165 MW», come riporta la richiesta avanzata dalla società, con «opere connesse e delle Infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio dell’impianto stesso». Il punto interessato è lo specchio d’acqua del golfo di Manfredonia, cioè al largo della costa dei comuni di Manfredonia, Margherita e Barletta, per un periodo di 25 anni. La richiesta è ancora in una fase istruttoria, quindi ancora non ha ottenuto i permessi necessari da parte del demanio marittimo per realizzare l’impianto eolico. La domanda è stata affissa sull’albo pretorio del Comune perché, trattandosi di un bene pubblico, le istituzioni e i cittadini dei comuni interessati devo essere messi a conoscenza del progetto, in modo da presentare, entro 30 giorni, osservazioni in merito dell’istanza presso la Capitaneria di Manfredonia. Il termine scadrà il prossimo 6 febbraio. Nel 2013 si è già verificata una situazione simile. L’amministrazione comunale del tempo rigettò la proposta. In quel caso scesero in campo le associazioni ambientaliste di Manfredonia che minacciarono un ricorso al Tar e una richiesta di procedura di infrazione comunitaria, mentre i pescatori sulla carta si videro limitare di molto la propria zona di pesca. Alla fine nessuna pala eolica venne impiantata nel golfo di Manfredonia.