«Un vertice con i rappresentanti delle Istituzioni, enti locali, forze dell’ordine e tecnici, affinché al fianco delle sacrosante indagini della magistratura e dei Carabinieri del Noe – che ringrazio per la continua attività a tutela dell’ambiente – ci si possa attivare immediatamente per la bonifica e messa in sicurezza dell’intera area, zona umida che vanta un ecosistema unico, perché rappresenta un habitat eccezionale atto ad ospitare una grande varietà e quantità di uccelli acquatici migratori».

È quanto annuncia l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea a proposito delle indagini del Noe culminate con il sequestro di un’area di un chilometro nei territori di Trinitapoli e Margherita di Savoia. Una vera e propria bomba ecologica che avrebbe provocato la colorazione di rosso delle acque del canale a margine dell’impianto di produzione del sale delle Saline di Margherita di Savoia.

«Ricordo che al fine della protezione ambientale la salina ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti internazionali – aggiunge Stea – ed è compito fondamentale dell’assessorato che mi è stato affidato, svolgere una continua attività a difesa di queste oasi naturalistiche che rappresentano patrimoni unici e dal valore straordinario per l’intera comunità pugliese, ma che purtroppo, sovente, entrano nel mirino degli ecocriminali».