«Il Comune di Margherita di Savoia segue con preoccupazione la situazione evidenziata a seguito delle indagini esperite dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari in località Carmosina, dove sono stati posti i sigilli ad una condotta realizzata a margine degli impianti di produzione del sale». Sono le parole contenute in un comunicato ufficiale del Comune di Margherita di Savoia.

«Si precisa che, come peraltro segnalato a chiare lettere dal comunicato stampa diramato dal NOE, il Comune di Margherita di Savoia non è in alcun modo coinvolto nelle attività di indagine e che nessun amministratore, ex amministratore o dipendente dell’Ente risulta destinatario dei provvedimenti emessi nel corso delle indagini. È altresì opportuno precisare che le operazioni di sequestro da parte dei Carabinieri del NOE riguardano il canale “Cinquemetri” ricadente nell’ambito del Comune di Trinitapoli, destinato al convogliamento e allo scarico delle acque reflue del locale depuratore, e una condotta abusiva realizzata a margine degli impianti di produzione del sale».

«Il Comune di Margherita di Savoia, all’esito delle indagini, si riserva la facoltà di costituirsi parte civile ove siano accertate condotte illecite che possano causare un danno d’immagine alla nostra città, data la sua particolare valenza turistica sancita durante l’estate da poco trascorsa con l’assegnazione della Bandiera Blu per il quinto anno consecutivo».

Questa la dichiarazione al riguardo da parte del Sindaco di Margherita di Savoia, avv. Bernardo Lodispoto: «La situazione evidenziata dalle indagini del NOE desta grosse preoccupazioni da parte dell’amministrazione comunale perché è nell’interesse della nostra collettività salvaguardare le risorse ambientali e turistiche del nostro territorio, in particolare la qualità delle acque e la bellezza della Zona Umida delle Saline. Devo peraltro evidenziare come, limitatamente alla foce Carmosina, sia stato creato un eccessivo clamore mediatico in quanto trattasi di acque di produzione del sale considerate non inquinanti e non pericolose, salvo il riscontro analitico delle sostanze. Ma questo nulla toglie alla serietà di una situazione che ricade nell’ambito di una zona protetta. Siamo e saremo vigili su questo aspetto: accertato il non coinvolgimento del nostro Comune nelle attività oggetto dell’indagine, confermiamo il nostro totale ed incondizionato sostegno alle operazioni di controllo del territorio da parte delle Autorità competenti e ribadiamo il nostro impegno per la tutela dell’ambiente, che rappresenta una risorsa di primaria importanza per l’economia della nostra collettività».