Lo stabile dovrà essere venduto e chi abita abusivamente non sa dove andare. Una storia che avanti da oltre 10 anni e che ancora non trova una soluzione. A Margherita di Savoia Il processo è sempre lo stesso: l’ex scuola media e l’ex mercato coperto in via de Nittis risultano fra i beni comunali da alienare, cioè vendere per fare cassa. Puntualmente ogni 6 o 7 mesi, come testimonia chi ci abita, vanno le autorità con un potenziale acquirente a far visitare gli immobili e per dire agli inquilini che entro 90 devono lasciare la struttura. Niente di scritto e nessuna azione forzata, ma soltanto un avviso. Finora nulla di concreto perché non c’è stata nessuna offerta che abbia soddisfatto le richieste del comune. Nel frattempo ci sono dei minori in cerca di un tetto dignitoso anche perché dove sono adesso non è che sia il massimo. Le case sono le vecchie aule chiuse con dei lucchetti e divise all’interno per ricreare gli spazi di un monolocale. Insomma, chi abita lì ha rotto le porte che c’erano e ha fatto propria una parte di struttura. Chiaramente, non tutti avevano la disperata necessità di andare a vivere sfruttando le utenze a spese del comune, perché il furbetto in cerca della casa popolare anche se non ne ha bisogno c’è sempre.

Come ci sono padri di famiglia che realmente hanno bisogno di un mano e chiedono non di avere in cambio una casa in via del tutto gratuita, ma di avere un lavoro in modo da poter pagare anche le piccole spese di gestione che spettano a chi vive in una casa popolare. Questo è il caso di Vincenzo Longo che vive con sua moglie in attesa e le sue 2 bambine in un pianoterra della scuola: «Noi chiediamo che ci diano una mano. Viviamo qui da anni e ci ripetono sempre che dobbiamo andare via. Noi siamo d’accordo, nemmeno io voglio restare qui. Ma dove vado con 2 minori? Mi è stato risposto che è un problema mio. Ogni 6 mesi vengono, guardano il palazzo e ci danno 90 giorni per uscire. È una cosa che si ripete e non si decidono ad aiutarci per trovare una soluzione. Avevamo un appuntamento col sindaco – Paolo Marrano – ma lui non c’era in comune. Così dimostra poca serietà e viene qui con gli ingegneri e i vigili a prendere in giro me e chi abita nella stabile. Voglio soltanto che ascolti i nostri problemi e ci aiuti».