«Nei secoli fedele». Una regola di vita più che un motto e accomuna l’Arma dei Carabinieri con la propria patrona. Maria “Virgo Fidelis”, così la chiesa intitola la Madonna, alla quale i vangeli riconoscono la propria fedeltà nei confronti del figlio anche quando Gesù seduto fra la folla afferma che sua madre e i suoi fratelli sono chiunque accetti la volontà di Dio. Una fedeltà incondizionata che è cucita sulla divisa che ciascun Carabiniere indossa. Nella parrocchia del Santissimo Salvatore la stazione di Margherita di Savoia ha celebrato la festa dell’Arma nel giorno della presentazione al tempio di Maria. E i militari di un protettore hanno bisogno visti i numerosi interventi operati in città: rapine, furti, incendi dolosi, inseguimenti, detenzione di sostanze stupefacenti o spaccio, incidenti. Insomma l’elenco sarebbe lungo e se la stazione salinara è efficiente, oltre al ruolo svolto con fedeltà, obbedienza e dedizione dai singoli, il merito è da attribuire alla guida del suo comandante, il Maresciallo Pietro Della Sala.

Un anno il 2016 che corrisponde col 75° anniversario della battaglia di Culquaber in Etiopia dove il gruppo mobilitato dei Carabinieri si immolò quasi totalmente per la Patria, infatti alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu concessa una medaglia d’oro al valore militare e ai sopravvissuti l’Onore alle Armi concesso dal nemico, cioè il Regno Unito. «Abbiamo celebrato la memoria liturgica della presentazione di Maria al tempio – ha affermato il parroco don Matteo Martire -. Il Vangelo fa vedere Maria che rimane donna fedele e obbediente anche quando il figlio ripete che la madre e i fratelli sono coloro che seguono il Padre. Le virtù dell’obbedienza e della fedeltà motivano l’intitolazione di Maria come “Virgo Fidelis” e la sua venerazione come patrona dell’Arma dei Carabinieri».