«Continua la caparbietà dell’amministrazione Marrano nel volere dar lustro (e lavoro) ai forestieri invece di investire nella valorizzazione delle proprie specificità e peculiarità». Ad affermarlo in una nota stampa è il consigliere di opposizione del comune di Margherita di Savoia, Antonella Cusmai, che ha continuato: «L’assessorato alla cultura sta pensando bene di istruirci e illuminarci puntando su un grande artista italiano: Amedeo Modigliani. Ora è sempre più evidente come dalla passata esperienza si sia incapaci di imparare la lezione, almeno per evitare di commettere gli stessi errori e preservando le ristrettissime risorse finanziarie. È sempre più evidente quanta presunzione e personalismo continuino ad imporsi sull’esperienza passata ed eccoci: bis in idem. Già a luglio del 2011 con l’allora sindaco Gabriella Carlucci, la giunta si cimentò nell’allestimento di una mostra che avrebbe dovuto avere respiro internazionale, quella dell’artista Romero Britto, organizzata dall’associazione Ca’ d’Oro. In realtà l’esito avuto non è stato affatto quello previsto, anzi, nonostante avessimo in quel periodo un sindaco che, piaccia o no, era una show-girl conosciutissima nonché un onorevole domenicale forzista. A distanza di 6 anni eccoci di nuovo alle prese con un “evento epocale”: la mostra di Amedeo Modigliani. All’epoca si canzonettava il sindaco Carlucci ritenendolo megalomane, ed oggi cosa dovremmo dire? Nulla! Si tace! Perché? Perché  l’artista che dipingeva le donne dal lungo collo si preferisce allo sconosciuto (solo per noi margheritani) Britto? Non mi pare. Ma al di là di dove investire le scarsissime risorse economiche dell’ente, tanti sono i pasticci amministrativi legati a questo evento. La volontà di dar vita a questa mostra pare sia del sindaco Paolo Marrano, uomo delle istituzioni non certo show man, che il 4 dicembre 2015, quindi ben oltre un anno e mezzo fa, scriveva al presidente dell’Istituto Modigliani in Roma  “di valutare l’opportunità di allestire detta mostra nella nostra città”. Solo 5 giorni dopo, lo stesso Presidente tale Renzi valutava positivamente la possibilità di allestire la mostra nel periodo tra il 20 marzo ed il 20 aprile 2016. Per questo motivo la giunta con delibera 15 del 20.01.2016 assegnava 15.000,00 € all’evento».

«Con determina 4 del 28 gennaio 2016 apprendiamo dal responsabile del servizio che la mostra consisterebbe in: “50 opere dell’artista presentate in digitale in alta definizione”  e che i 15.000,00€ servirebbero come “ rimborso spese per il  trasporto delle opere in retroilluminazione, delle fotografie in tela tirata e dei relativi pannelli espositivi nonché la copertura assicurativa”. Non essendo stato approvato ancora il bilancio 2016, con determina 10 del 26/02/2016, il responsabile di servizio provvedeva a liquidare un acconto pari a 2.900,00€ (in dodicesimi) e poi un ulteriore acconto il 15/03/2016 sempre pari a 2.900,00€. Il nostro ente, e cioè noi margheritani, abbiamo erogato 5.800,00€ a marzo 2016  per una mostra che avrebbe dovuto tenersi di lì a breve ma che non si è tenuta, ancora! A distanza di un anno, la giunta il 25/01/2017 si riunisce  ricordandosi della mostra, ricordandosi di aver impegnato la somma di 15.000,00€ un anno prima, di  aver impegnato, un anno prima, somme che avrebbero potuto destinarsi per altro, ma non ricorda la giunta, di aver già liquidato 5.800,00€ a fronte dei 15.000. Somme liquidate a fronte di quale servizio? Un anno prima bastavano 15000€, invece, dalla stessa delibera apprendiamo che la regione per la mostra in questione avrebbe “concesso 50000€”. Quindi per la mostra in questione ci sarebbero 50000€ della regione, 15000€ del comune, noi, più 5800€ di cui non si parla più ma che sono già stati liquidati Tot 65.000+5800=70800€. Più di Britto! Due mesi dopo, la giunta ritorna a deliberare poiché il finanziamento regionale non è più di 50000 ma di 27000 e compare un terzo soggetto che si aggiungerebbe all’Istituto Modigliani nell’organizzazione: la deal art srl, società delegata dall’istituto Modigliani all’organizzazione della mostra. Insomma l’istituto sceglie e noi dovremmo pagare 20.000€ alla deal art, società che ha una pagina Facebook con appena 2 followers, che è ferma a dicembre 2016, che ha un sito internet in costruzione e che ha la stessa sede dell’istituto Modigliani al quale è già stata liquidata la somma di 5800€…ricordiamocelo! Cosa dovrebbe fare la deal art srl con i nostri 20.000€+IVA? Trasporto materiali andata/ritorno, assicurazione, noleggio mostra, direzione artistica. Non molto insomma, ma non è finito, il guazzabuglio finanziario aumenta: dai 15000€ del 2016 si arriva ai 70800 a inizio 2017 ! Però la giunta decide di stanziare 43000€ per la mostra di cui 27000€ con finanziamento regionale, 13000 da bilancio 2017. Resterebbero scoperti, quindi, altri 3000€. Come dovremmo finanziarli? Bilancio? E i 5800 erogati nel 2016? E i 15000€ impegnati sul bilancio 2016? Ma non è finita! Ma non è finita qui! Non bastando l’istituto Modigliani e la deal art srl, c’è bisogno di un’indagine di mercato per “individuazione di un soggetto con competenza in organizzazione e promozione di eventi culturali“. A tale soggetto sarà corrisposto per il periodo dal 4 agosto al 10 settembre la somma di 12000€ iva inclusa. Quindi ben 3 soggetti che dovrebbe gestire la mostra per la quale nel 2017 si sono impegnati 43000€ di cui 3000 senza alcuna copertura,   per la quale nel 2016 sono stati già liquidati 5800€ ed impegnati 15000! Considerando, infine,  che i servizi di vigilanza e guardiania non rientrano nei compiti dei 3 soggetti gestori la mostra, aspettiamoci ulteriori impegno spese. “L’astrazione mi affatica, mi uccide ed è come un vicolo cieco”, diceva Modigliani».