Un vinile è per sempre. «Un fascino intramontabile», l’ha definito il cantautore salinaro Raf che ha descritto come: «un tiro ancestrale il magico scricchiolio della puntina di un giradischi che legge quei solchi ipnotici». E nel cortile delle Muse della scuola elementare “Papa Giovanni XXIII” a Margherita di Savoia c’era da restare davvero ipnotizzati alla “Summer Vinyl”, la fiera del vinile organizzata nel centro ofantino grazie all’associazione 004 Group. Due file di banchi su cui era esposta tutta la storia della musica in vinile in 33 e 45 giri. Si andava dal rock alla musica leggera italiana, dalla musica classica al reggae e al pop. Un angolo di paradiso per gli appassionati che hanno putoto trovare stampe orginali del tempo, ristampe, vinili da 180 grammi e anche da 200 grammi, come il Greatest Hits 1 dei Queen del 1981 che raccoglie i più grandi successi della band dal 1974 all’anno della pubblicazione.

Entrare nel cortile, era come sfilare davanti alle maestosità che hanno fatto grande la musica nel mondo. “Sheer Heart Attack”, “The Works”, “A Day at the Races”, “The Game”, “Made in Heaven” e “Flash Gordon” dei Queen; “Space Rock” dei Rockets; “Tatoo You” dei Rolling Stones; “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, “Yellow Submarine”, “Help!”, e il “White Album” dei Beatles; “Strage Days” dei Doors; “Made in Japan” dei Deep Purple; “Wish You Were Here” dei Pink Floyd Solo per citarne alcuni, ma c’erano anche il Duca Bianco David Bowie, sir Elton John, Ac/Dc, Led Zeppelin, Rem e l’arte di casa nostra con Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Lucio Battisti e Rino Gaetano. «Il vinile è eterno rispeto al cd – ha affermato Alberto Dipalma, esperto di dischi e rivenditore – perché innanzitutto il materiale, se conservato bene, è più resistente e quindi garantisce una funzionalità anche a distanza di anni. Il suono del vinile è empre vivo e non metallico. Quando si ascolta un vinile, sembra di assistere a una performance dal vivo dell’artista».