Lunedì 9 aprile alle 16.30 si riunirà il Consiglio comunale di Margherita di Savoia, presso il Palazzo di Città, con all’ordine del giorno un punto fondamentale per i salinari:  “Approvazione del bilancio 2018” comprendente l’emendamento relativo alla definizione del contenzioso fra Comune e Agenzia del Demanio avente come oggetto: “Previsione di spesa a seguito dei giudizi pendenti dinanzi al Tar Puglia di Bari nn.183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190/2009 -sezione prima-. Amministrazione Monopoli di Stato c/Comune di Margherita di Savoia”. «Tutti i cittadini – ha affermato il sindaco Paolo Marrano – sono invitati a partecipare alla seduta del Consiglio comunale vista l’importanza del punto in esame. L’argomento riguarda gli appartamenti in cui risiedono centinaia di famiglie salinare. Con l’approvazione del bilancio e la votazione del provvedimento finalmente si vedrà concluso un problema che per 40 anni ha fortemente preoccupato le nostre famiglie».

Ricordiamo ai cittadini a quale problema il sindaco fa riferimento.  Lo scorso 15 marzo l’Agenzia del Demanio ha comunicato al comune di Margherita di Savoia il suo parere favorevole rispetto alla proposta avanzata dal sindaco Paolo Marrano e della sua Amministrazione per la definizione bonaria dei giudizi pendenti al Tar Puglia. Il Demanio, infatti, aveva chiesto al Comune il pagamento della somma di 3.500.000 euro (tre milioni e mezzo), relativamente alla realizzazione degli insediamenti di edilizia economico – popolare di zona Armellina e zona Regina. Grazie al lavoro dell’Amministrazione Marrano, quella cifra è di fatto quasi azzerata in considerazione del fatto che l’Agenzia del Demanio ha accettato la proposta di transazione per soli 350.000 euro. Va ricordato che la richiesta di un risarcimento di 3.500.000 di euro ha la sua origine nei provvedimenti adottati dal comune di Margherita di Savoia negli anni Ottanta di occupazione di aree non di sua disponibilità ma di proprietà dell’azienda autonoma dei Monopoli di Stato. In pratica si trattava di una indebita occupazione realizzata dalla classe politica e dagli amministratori dell’epoca senza preoccuparsi delle conseguenze che quel provvedimento avrebbe potuto determinare. Ma quelle conseguenze, invece, si sono inevitabilmente manifestate: con la richiesta al comune di Margherita della somma di oltre tre milioni e mezzo di euro a titolo di indennizzo; con il pregiudizio gravante sui proprietari degli immobili delle zone Armellina e Regina di vedere minacciato il loro diritto di proprietà acquisito in buona fede, ma minato a loro insaputa da un atto illegale; con il danno che infine sarebbe stato inferto all’intera città per tale leggerezza. Il rischio concreto, sventato dal lavoro del Sindaco Paolo Marrano, è che sui cittadini margheritani oltre all’enorme debito (di 22 milioni di euro), frutto di politiche economiche a dir poco scellerate delle amministrazioni precedenti, si sarebbe aggiunto un fardello tale da condurre il Comune sicuramente al fallimento con il rischio, per i cittadini, di non vedersi erogati i servizi essenziali come la manutenzione delle strade e delle scuole o il funzionamento della pubblica illuminazione. L’amministrazione Marrano ha dato, fin dai primi tempi del suo insediamento, una priorità assoluta alla risoluzione della vicenda relativa ai suoli delle zone Armellina e Regina per tutelare gli interessi dei proprietari degli immobili e, di riflesso, di tutti i cittadini.