Il caldo sole estivo e la voglia di passare una serena giornata al mare. Una giornata che però non è stata più serena per Domenico, andriese recatosi a Margherita di Savoia con la propria famiglia e la sua bambina “speciale”.

«Ieri ho parcheggiato con la mia ragazza “speciale” sulla litoranea di Margherita di Savoia – ci racconta Domenico – un centinaio di posti tutti delimitati da strisce blu a pagamento. Ho messo il talloncino per disabili, visto che non c’erano parcheggi riservati e sono andato in spiaggia. Qualche ora dopo ho trovato la multa, che l’ausiliare della sosta mi ha notificato, seriamente imbarazzato, dicendomi che potevo contestarla. Allora gli ho chiesto di scrivere sulle note che esponevo il talloncino blu e lui ha telefonato al responsabile dell’ufficio per chiedere se potesse farlo. Al che gli è stato risposto che sulla litoranea di Margherita pagano tutti, senza distinzione e che se si vuole un parcheggio riservato, bisogna cercarselo sul corso. Un livello di disumanità assurdo, come se fosse un privilegio avere un parcheggio riservato a chi non può camminare, come se fosse la stessa cosa parcheggiare vicino o 2 km più lontano, per un disabile. Come se non fossimo più tenuti a garantire diritti e pari opportunità per tutti».

Un episodio davvero poco gradevole per la città di Margherita di Savoia che per il quarto anno consecutivo ha ricevuto la “bandiera blu” ed è l’unica litoranea della Bat attrezzata per poter ospitare e accogliere con tutti i comfort le persone affette da disabilità. Una “falla” oseremmo dire clamorosa per la quale ci si auspica un’immediata soluzione da parte degli enti preposti proprio per evitare episodi del genere.