"Leggete e innamoratevi della Costituzione italiana, siatene orgogliosi, apprendete la storia di questa magnifica terra affinch?? essa possa diventare pi?? vostra". E' il messaggio che il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, ha consegnato ai bambini stranieri nati a Torino negli ultimi mesi, che al Parco della Tesoriera di Torino hanno ricevuto l'attestato di cittadinanza onoraria, 23 giugno 2013. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Il Comune di Margherita di Savoia ha deciso di concedere a 22 bambini stranieri ma nati sul suolo italiano, e residenti nel territorio, la cittadinanza onoraria per lo «ius soli». Alla cerimonia prevista per il 27 novembre è stato invitato anche il segretario generale della Cgil Bat, Peppino Deleonardis.

«Condivisione per questa decisione nel merito e nel metodo. Siamo convinti – spiega Deleonardis – che bene abbia fatto il comune di Margherita a farsi promotore di questa iniziativa perché si tratta di una scelta di buon senso e di umanità. Inoltre, esprimiamo anche soddisfazione per il metodo partecipativo scelto con il coinvolgimento delle parti sociali in questa iniziativa auspicando che al più presto possa essere estesa alle tantissime persone che in Italia attendono da tanto, troppo tempo, questo riconoscimento ed è arrivato il momento che la politica si interessi a questo tema, rimandato a lungo dai governi che si sono susseguiti, è arrivato il momento che si faccia una legge, ovvero un atto di civiltà improcrastinabile».

«A livello nazionale, invece, non solo la logica della disintermediazione è quella dominante ma anche le politiche di chiusura messe in atto con azioni xenofobe. Siamo convinti che in Italia si debba dappertutto riconoscere lo ‘ius soli’ e non lasciare alla sensibilità di ciascun amministratore tale decisione. Ci preoccupa il capitolo dell’immigrazione del contratto di governo giallo-verde dove si dice testualmente che parte delle risorse stanziate per l’accoglienza saranno destinate al fondo rimpatri. Così si mina la coesione sociale e si gettano le fondamenta per la costruzione di muri, noi siamo per i ponti e per una società fondata sui diritti delle persone e sull’inclusione», conclude Deleonardis.