Lo scenario Workshop del progetto STIMARE (acronimo di “Strategie Innovative per il Monitoraggio ed Analisi del Rischio di Erosione”), elaborato dal Politecnico di Bari e dall’Università degli Studi di Bologna, ha rappresentato un ulteriore momento importante che si è svolto presso l’Aula Consiliare del Comune di Margherita di Savoia. Erano presenti, oltre ai docenti del Politecnico di Bari e ai membri dell’amministrazione comunale, i rappresentanti di Regione e Provincia, dell’Acquedotto Pugliese e di numerose realtà dell’associazionismo locale dai balneari ai produttori ortofrutticoli, dal mondo dell’ambientalismo alle cooperative di comunità.

A fare gli onori di casa il Sindaco del comune salinaro avv. Bernardo Lodispoto, che ha posto l’accento sull’importanza di una efficace sinergia fra le istituzioni: «Immaginare scenari futuri – ha dichiarato – significa progettare l’avvenire dei nostri figli. Ma per far questo c’è bisogno di recuperare un modello che negli anni Novanta andava per la maggiore e che oggi sembra essere un po’ passato di moda: la concertazione, il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati in modo da mettere a fattor comune le diverse esperienze per trasformarle in conoscenze circolari. Dobbiamo recuperare questa modalità di programmazione perché il futuro dei nostri figli chiama in causa ognuno di noi».

Il professor Leonardo Damiani, responsabile scientifico per la Puglia del Progetto “Stimare”, ha indicato, ringraziando il sindaco Lodispoto per il grande sostegno, i tre passaggi fondamentali per la buona riuscita del progetto: una efficace fase di monitoraggio orientata ad una adeguata conoscenza del territorio, la realizzazione di idonei interventi di protezione a basso impatto ambientale – laddove Margherita di Savoia rappresenta da tempo un campo scuola ben noto – ed una corretta valutazione del rischio per giungere alla pianificazione di interventi che, tenendo conto delle conoscenze acquisite, giungano ad azioni risolutive.

La professoressa Angela Barbanente del Politecnico di Bari, in collaborazione con la dottoressa Giulia Motta Zanin, ha dato inizio ai lavori del Workshop, suddivisi in tre fasi: una prima fase critica, nella quale ci si è soffermati sui problemi della costa di Margherita di Savoia così come sono percepiti da tutti i soggetti coinvolti; una seconda fase creativa, in cui si è riflettuto sui possibili scenari futuri del territorio; per finire, una fase di attuazione per capire quali strategie mettere in campo per risolvere i problemi esistenti e giungere alla realizzazione degli scenari immaginati. In questo modo, attraverso il progetto “Stimare”, Margherita di Savoia comincia a scommettere su se stessa e sul suo futuro a medio e a lungo termine.