A seguito dell’ordinanza sindacale n. 65 del 14 giugno 2019, relativa alla prevenzione delle condizioni di sovraffollamento negli immobili ad uso abitativo esistenti nel territorio comunale, questa mattina un intervento congiunto ad opera del personale della Polizia Locale e della locale Stazione Carabinieri, in presenza del dirigente medico dell’Ufficio di Igiene Pubblica della ASL, ha verificato l’esistenza di cinque immobili, di cui quattro appartenenti ad un unico proprietario, in condizioni igienico sanitarie pessime, privi dei contratti di locazione ed in presenza di una densità abitativa sproporzionata rispetto alla superficie dell’unità immobiliare: i risultati di tale attività sono stati partecipati alla Guardia di Finanza per gli adempimenti tecnici di competenza.

«A seguito delle segnalazioni pervenute, in base alle quali sono state evidenziate condizioni di sovraffollamento presso vari immobili ed appartamenti ubicati nel territorio comunale, l’intervento si è reso necessario – afferma il Sindaco avv. Bernardo Lodispoto – in ottemperanza di quanto disposto dal Decreto Sicurezza e per porre fine a situazioni di disagio abitativo ed igienico sanitario davvero indegne di un consorzio umano. La legge dispone che il Sindaco, quale autorità locale igienico sanitaria, è tenuto a garantire il diritto soggettivo alla tutela della salute ed al benessere di ciascun individuo: ai sensi del D.M. 5.7.1975, esiste un rapporto tra il numero di occupanti di un immobile e la superficie dell’unità abitativa che, qualora non garantito, comporta pregiudizio per la salute ed il benessere degli occupanti stessi. Alla luce di quanto verificato, nella relazione igienico sanitaria si ritengono tali abitazioni in condizioni di agibilità e convivialità assolutamente non idonee per mancanza assoluta dei requisiti minimi. Questo intervento intende prevenire il possibile ulteriore intensificarsi del fenomeno, soprattutto in un periodo come l’estate in cui la nostra città viene caratterizzata da un marcato incremento della popolazione per la presenza di numerosi turisti. In forza dell’ordinanza n. 65, i trasgressori sono stati diffidati a sgomberare l’abitazione dalle persone eccedenti entro tre giorni: qualora non vi sia ottemperanza, il Comune potrà applicare la sanzione accessoria dello sgombero coattivo; trascorso il termine perentorio di 15 giorni, si provvederà d’ufficio con addebito a carico del contravventore e con segnalazione, ai sensi degli articoli 650 e 667 del Codice Penale, all’Autorità Giudiziaria e ad ogni altra Autorità competente per l’accertamento di ogni responsabilità».