Sulla vicenda della qualità delle acque di Foce Carmosina, al centro di numerose polemiche da ormai più di un anno, è intervenuta la nota prot. n. 11/37-1-1 del 24 ottobre 2019 da parte del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale – Nucleo Operativo Ecologico di Bari a fare chiarezza sulla situazione e a confermare quanto già asserito nelle scorse settimane dal Sindaco di Margherita di Savoia, avv. Bernardo Lodispoto, in risposta alle affermazioni del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari.

«La relazione del NOE sgombera il campo da qualsiasi equivoco sin dal titolo – dichiara il sindaco Lodispoto – dove si legge testualmente “Emergenza igienico-sanitaria della foce del Canale Carmosina di Margherita di Savoia provocata dalle acque rinvenienti dal Canale Cinquemetri del Comune di Trinitapoli”. Già da queste parole si evince come Margherita di Savoia sia la parte lesa in tutta questa vicenda: nella nota il Nucleo Operativo Ecologico infatti evidenzia che, con il sequestro dell’11 ottobre 2018 e la successiva sigillatura del punto di scarico che permetteva l’immissione diretta delle acque reflue delle Saline nel Canale Carmosina, non si è più verificato il cosiddetto fenomeno delle acque rosse. Il tratto in questione è stato purtroppo interessato da scarichi illeciti di opifici quali cantine vinicole e olearie che sorgono al di fuori del territorio del nostro Comune. In considerazione di questo, lo scorso 19 agosto ho emesso un’ordinanza con la quale ho sollecitato al Consorzio di Bonifica la sospensione dell’immissione delle acque dell’idrovora Salpi al Canale Carmosina durante tutto il periodo estivo. Analogo provvedimento è stato adottato dal collega di Trinitapoli Francesco di Feo il giorno successivo. La situazione è immediatamente migliorata, come conferma la nota del 22 agosto scorso con cui il Comune di Zapponeta dava atto del palese miglioramento della qualità delle acque. C’è di più: la relazione del NOE evidenzia che il Canale Cinquemetri è ubicato a ridosso di una vasta area diventata negli ultimi anni la zona industriale del Comune di Trinitapoli, con la realizzazione di diverse attività artigianali ed industriali. Alla luce di questo il Nucleo Operativo Ecologico rileva che sarebbe opportuno, per una risoluzione definitiva della problematica e quindi per la conseguente salvaguardia di ambiente e salute pubblica, adottare tre misure e cioè: sigillare, tramite l’ausilio del Consorzio di Bonifica, tutti i punti di scarico delle condotte abusive che si servono del Canale Cinquemetri; regolarizzare l’autorizzazione allo scarico delle cinque immissioni della fogna bianca del Comune di Trinitapoli con l’installazione dei previsti sistemi di grigliatura, dissabbiatura e disolcatura; valutare la possibilità di realizzare a valle del Canale Cinquemetri un idoneo sistema di trattamento tale da garantire l’immissione di acque pulite nel Canale Carmosina. In considerazione di tutto questo, si conferma quanto da me dichiarato nelle scorse settimane: non solo il Comune di Margherita di Savoia non ha alcuna responsabilità avendo esperito tutti i controlli necessari per quanto di sua competenza ma è anzi vittima, suo malgrado, di una situazione venutasi a determinare altrove. Giova ricordare che in occasione del tavolo tecnico tenutosi la scorsa settimana presso la Provincia di Barletta – Andria – Trani è emersa la concorde volontà che le problematiche inerenti il Canale Cinquemetri vadano affrontate con la collaborazione di tutte le istituzioni che concorrono alla tutela della qualità delle acque: in quella sede il Consorzio di Bonifica ha ribadito la necessità di rendere più efficaci le attività di controllo, confermando di essere in procinto di procedere all’eliminazione di tutti gli scarichi abusivi. Il Comune di Trinitapoli, a sua volta, si è impegnato ad avviare gli opportuni controlli. Mi auguro pertanto che ci sia da parte di tutti la dovuta collaborazione e le necessarie sinergie, così come auspicato dal NOE, nella tutela di un bene così prezioso come l’ambiente. Sia come Sindaco di Margherita di Savoia che come Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani continuerò a vigilare per impedire il ripetersi di simili incresciosi episodi riservandomi, ove necessario, di procedere ad ulteriori ordinanze finalizzate alla chiusura dell’immissione delle acque nel Canale Carmosina a tutela della costa marina. Invito dunque la consigliera regionale Grazia Di Bari a leggere con più attenzione i documenti ufficiali al riguardo e a non sparare nel mucchio ingenerando confusione e creando alla nostra comunità, che già ha patito le conseguenze di questa situazione, un danno di immagine di proporzioni incalcolabili».