Nella mattina di sabato 16 novembre 2019 si è riunito in sessione straordinaria e in prima ed unica convocazione il Consiglio Comunale di Margherita di Savoia per la trattazione di nove punti all’ordine del giorno. Tutti presenti i consiglieri comunali con l’eccezione del consigliere di minoranza Rosa Scognamiglio.

Il primo punto all’ordine del giorno riguardava la cessione in locazione dell’ex asilo “Kennedy” di Via Pecorari affinché sia adibito a struttura socio-sanitaria o assistenziale ed è stato approvato con 15 voti favorevoli a la sola astensione del consigliere di minoranza Elena Muoio.

L’approvazione della sesta variazione di Bilancio Finanziario 2019-2021 è invece passata coi 12 voti favorevoli della maggioranza, 3 voti contrari ed un’astensione.

Di seguito è stata disposta all’unanimità la trattazione unica per gli accapi n. 3 e n. 4, relativi alle variazioni al Programma Triennale dei Lavori Pubblici ed al Programma Biennale degli Acquisti di Forniture e Servizi con la conseguente settima variazione di Bilancio Finanziario 2019-2021: in questo caso l’approvazione è avvenuta con i 12 voti della maggioranza, un voto contrario e tre astensioni.

Il quinto punto all’ordine del giorno prevedeva la costituzione del diritto di superficie di un’area di circa 150,00 mq di proprietà comunale situata presso lo stadio “G. Piazzolla”: anche in questo caso 12 i voti favorevoli, uno contrario e due astensioni mentre il consigliere Ronzino non ha partecipato al voto.

Disposta anche la trattazione unificata per l’approvazione del nuovo Regolamento delle entrate comunali e del Regolamento disciplinante misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali: in questo caso i consiglieri del gruppo di minoranza “L’Avvenire” Carlo Ronzino e Francesco Labranca hanno votato assieme alla maggioranza ed entrambi i regolamenti sono stati quindi approvati con 14 voti favorevoli e 2 voti contrari.

Si è poi passati alla nomina dei componenti della Commissione di studio per la liberalizzazione delle acque termali in vista della scadenza della concessione: sono risultati eletti, con 12 voti ciascuno, i due consiglieri di maggioranza Mario Braccia e Gianluca Di Lecce mentre per la minoranza è stato eletto, con 3 voti, Francesco Labranca.

In conclusione il recesso dell’adesione all’Asmel per il funzionamento della Centrale di Committenza è passato all’unanimità dei 14 presenti (i consiglieri Ronzino e Labranca non hanno partecipato alla votazione).

Al termine dei lavori, trasmessi come di consueto in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Margherita di Savoia, il Sindaco di Margherita di Savoia avv. Bernardo Lodispoto si è espresso così: «Ringrazio i due consiglieri di minoranza del gruppo consiliare “L’Avvenire” che hanno compreso sino in fondo il significato dei nuovi regolamenti sulle entrate comunali e sulle misure di contrasto all’evasione dei tributi locali: non c’è alcun intento punitivo da parte nostra ma solo la volontà di ristabilire un principio di equità sociale tra chi adempie correttamente al proprio dovere di cittadino e chi invece ha la cattiva abitudine di non pagare le imposte locali, a volte anche con arroganza. Sappiamo che è una misura impopolare che sarà molto probabilmente motivo di strumentalizzazioni politiche nei nostri confronti ma non c’erano alternative: purtroppo è stata riscontrata un’elusione fiscale molto accentuata, in particolare per talune categorie, e noi vogliamo procedere ad una inversione di tendenza. A nessuno è dato il diritto di evadere i tributi, il nostro principio è quello di pagare meno ma pagare tutti. È necessario un chiarimento anche per spiegare meglio il senso del recesso della nostra adesione all’Asmel, risalente al 14 marzo scorso, essendo nel frattempo intervenute novità sul piano giuridico-amministrativo: mi riferisco alla delibera Anac n. 780 del 4 settembre scorso con cui l’Autorità Anticorruzione, a seguito di accertamenti ispettivi da parte del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza, ha ravvisato criticità sulle attività di Asmel. Per una questione di opportunità abbiamo quindi deciso di recedere, anche alla luce di un nuovo riferimento normativo che ha eliminato l’obbligo delle stazioni appaltanti centralizzate. Nessuna speculazione dunque è possibile nei nostri confronti: a marzo non vi erano cause ostative all’adesione ma oggi, alla luce delle novità emerse, abbiamo deciso in autotutela di revocare l’adesione proprio a garanzia della massima trasparenza. Ogni tentativo di strumentalizzazione a mezzo social dell’accaduto è dunque totalmente inutile e fuori luogo».