Quest’anno la Cgil ha deciso di dedicare l’8 marzo, Giornata internazionale della donna, all’alfabeto delle donne, quindi alle parole e ai loro significati perché il linguaggio è pensiero, forma ma anche sostanza. Su questo tema la Cgil Bat aveva organizzato un’iniziativa che si sarebbe dovuta svolgere nella sede di via Guido Rossa ad Andria ma che è stata annullata vista la situazione che si è venuta a creare in questi giorni. Ciononostante, la segretaria confederale Dora Lacerenza concentra comunque la sua riflessione su due temi in particolare: la disoccupazione e il lavoro.

«Il tasso di disoccupazione femminile – spiega – resta ancora oggi molto alto nella nostra provincia e, dagli ultimi dati in nostro possesso, si registra un incremento in termini percentuali. Oltre il 30% delle donne non ha una occupazione, un numero che si attesta al 50% se si prende in considerazione la fascia d’età tra i 30 e i 35 anni, dunque quella delle più giovani. Sono numeri che ci fanno preoccupare rispetto al tasso di attività tra la popolazione femminile nella Bat».

Oltre ad illustrare i dati la segretaria Lacerenza riflette su alcuni aspetti che riguardano il lavoro ed, in particolar modo, l’occupazione femminile: «Sicuramente non è una questione di genere, occorre che ci sia più lavoro per tutti, per le donne e per gli uomini, per i giovani e meno giovani. Molto spesso, però, alla mancanza di possibilità di trovare un lavoro si aggiunge il  fatto che le donne a parità di mansione ed inquadramento sono meno pagate degli uomini e tra loro si registra un alta percentuale di vulnerabilità che porta ad accettare condizioni di lavoro peggiori, senza parlare delle difficoltà dopo aver avuto un figlio. È necessario intervenire su questi aspetti e, soprattutto, tentare di invertire la rotta con politiche mirate finalizzate a superare le differenze», aggiunge la segretaria confederale.

«Su questi temi avremmo voluto confrontati nel dibattito che avevano organizzato nella nostra sede provinciale di via Guido Rossa con lavoratrici e pensionate per raccontare le nostre storie e il nostro impegno. Lo faremo in un altro momento dandoci appuntamento a presto, tutte e tutti insieme!», conclude Lacerenza