Dopo il caso anticipato questa mattina nella Bat, in serata se ne aggiungono altri due. Dunque nel complesso ci sono, in data odierna, tre nuovi casi nella Bat dove sino a ieri i contagi ufficiali erano solo quattro, per un totale di 7. Oltre alla donna di Margherita di Savoia, moglie del sessantenne risultato essere il primo contagiato nella città delle Saline, si aggiunge una coppia di tranesi di circa sessant’anni che comunque è in buone condizioni.

Intanto in Puglia la situazione si aggrava con almeno altri 26 nuovi casi rispetto all’ultimo bollettino di ieri. E’ quanto emerge dall’ultimo bollettino nazionale del dipartimento Promozione della Salute che porta a 91 i contagi complessivi nella regione, rispetto ai 65 di ieri (così distribuiti: 4 in Provincia di Bari; 3 in Provincia Bat; 9 in Provincia di Brindisi; 9 in Provincia di Foggia; 0 in Provincia di Lecce; 1 in provincia di Taranto).

Rimangono invece cinque i decessi, tutti di persone anziane con patologie pregresse. In Italia salgono a 12.462 i casi di coronavirus, a 827 i morti e a 1045 i guariti. Dati che giungono in concomitanza con la dichiarazione di pandemia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il Presidente della Regione Michele Emiliano invita i pugliesi a non abbassare la guardia prevedendo il picco dei contagi tra l’ultima settimana di marzo e i primi giorni di aprile. Sono i sindaci molto spesso ad ufficializzare i nuovi casi di coronavirus per evitare la diffusione di fake news. Il primo cittadino di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, ha reso noto stamattina il contagio di un medico dell’ospedale Miulli mentre il suo collega di Ostuni, Gugliemo Cavallo, ha segnalato i casi di uno pneumologo e di un infermiere dell’ospedale cittadino. Il personale sanitario è stato messo in quarantena, il pronto soccorso del Miulli chiuso al pubblico. Nella Bat i sindaci si sforzano di far rispettare le prescrizioni previste dal decreto “Io resto a casa” emanato dal Governo. Con il vigente divieto di spostamenti non necessari, aumentano i controlli della polizia locale per verificare chi e per quali motivi entra in città così come si intensificano i controlli sulla chiusura obbligatoria entro le 18:00 di pub, bar, ristoranti e pizzerie che possono lavorare di sera solo attraverso il servizio a domicilio.