C’è il quinto caso di positività nella città di Margherita di Savoia ma c’è soprattutto molta apprensione per le case di riposo del territorio. Il bollettino della Regione Puglia, ieri sera, non ha comunicato nuove positività dalla BAT probabilmente per la mancanza dei dati. Le situazioni più complicate sono tra Minervino e Canosa dove sia nella struttura delle Opere Pie Riunite “Bilanzuoli” che nella RSSA “San Giuseppe” si continua a lavorare cercando di mantenere separati i pazienti positivi da quelli negativi.

Se a Canosa ci si è organizzati direttamente all’interno della struttura “San Giuseppe” a Minervino si è deciso di trasferire questa mattina i dodici pazienti risultati negativi dopo i tamponi effettuati. Per loro lo spostamento, grazie all’intervento di volontari delle Misericordie di Puglia, all’interno del reparto di lungodegenza dell’Ospedale di Canosa. I positivi, invece, sono rimasti tutti all’interno della struttura mentre i tre contagiati più gravi sono stati ricoverati all’interno del nosocomio di Bisceglie. In totale i contagi registrati all’interno della struttura tra ospiti, religiosi e personale sanitario è di 36. Il monitoraggio dell’ASL sia nelle strutture sanitarie provinciali che nelle Case di riposo, sarà assicurato dall’attivazione di un nucleo ispettivo sanitario che ha cominciato verifiche direttamente sul posto. Naturalmente saranno anche effettuati con molta più frequenza i tamponi per verificare la positività o meno al Covid 19 ed eventualmente bloccare possibili focolai.

A Margherita di Savoia, invece, l’annuncio del nuovo caso di positività è arrivato direttamente dal Sindaco Bernardo Lodispoto. Si tratta di un uomo di circa 80 anni margheritano che nella prima metà del mese di marzo è stato ricoverato presso una struttura sanitaria di Foggia assieme alla moglie. Poi il rientro a casa a fine marzo ed i sintomi che ne hanno consigliato il trasferimento presso il reparto Covid-19 dell’Ospedale “Vittorio Emanuele” di Bisceglie. Sua moglie, invece, è in quarantena presso la sua abitazione.

Resta alta anche l’attenzione sul “Bonomo” di Andria. Sono sedici, al momento, le persone in servizio nel nosocomio andriese e che si sono ammalate da quando è iniziata l’emergenza sanitaria. Oggi sono proseguiti, a scopo precauzionale, gli screening di tutto il personale entrato in contatto con la dottoressa del pronto Soccorso trovata positiva al covid 19.

Il servizio completo con l’intervista a Roberto Morra