Hanno lavorato a tempo pieno per tutta la fase 1 dell’emergenza sanitaria. Con l’epidemia in fase recessiva ed il progressivo ritorno alla normalità produttiva per molti settori, non immaginavano 105 dipendenti di Atisale, la società che gestisce le Saline di Margherita di Savoia, di finire in cassa integrazione. Una situazione, resa pubblica una settimana fa, che sta tenendo in ansia i lavoratori e fatto scattare l’allarme dei sindacati. Che chiedono rassicurazioni sul futuro dei dipendenti anche alla luce del paventato passaggio della gestione delle Saline al colosso francese “Salins du Midi”. Ieri una prima notizia che dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori. Il tavolo di concertazione a cui hanno preso parte azienda, sindacati e comune di Margherita di Savoia, ha chiarito le modalità con cui si svolgerà la cassa integrazione richiesta da Atisale.

I livelli occupazionali continueranno quindi ad essere garantiti. La richiesta di cassa integrazione, ci tiene a precisare il sindaco Lodispoto, rassicurato a sua volta dall’azienda, è strettamente legata alla crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria.

Il servizio.