Stanziati dalla Regione Puglia 2,8 milioni di euro a favore delle cantine pugliesi danneggiate dalle misure imposte per contrastare il Covid-19. Nella seduta odierna, la Giunta ha approvato un importante provvedimento per incentivare la distillazione di vini non a denominazione d’origine.

«Come già annunciato nei giorni scorsi – fa sapere il direttore del Dipartimento regionale Agricoltura, Gianluca Nardone – oggi il Governo regionale ha adottato una misura straordinaria destinata ad uno dei comparti più importanti del nostro sistema agricolo ed alimentare. Infatti, le misure per contrastare il Covid-19 hanno condizionato in maniera sensibile il mercato del vino inducendo una riduzione dei consumi e, in particolare, dei fondamentali sbocchi commerciali legati alla ristorazione e all’export. Pur essendo di fronte a timidi segnali di ripresa, il settore registra danni reali e potenziali dato il crollo delle vendite dei mesi scorsi e, parallelamente, il mancato smaltimento delle giacenze di cantina, con il pericolo che, di fronte a serbatoi pieni, possa essere pregiudicata anche l’imminente campagna vendemmiale. Con questa prima misura, la Regione sostiene le cantine che intendono ridurre le giacenze impegnandosi distillare la produzione di minore qualità, ovvero quella non a denominazione di origine. Si tratta di uno stanziamento di 2,8 milioni di euro che stabilisce un aiuto di 1,25 euro per ettolitro di vino inviato alla distillazione e per percentuale di volume alcolico che va a sommarsi all’aiuto base di 2,75 euro già definito dal Governo nazionale. Il provvedimento, peraltro, anticipa un prossimo intervento, ancora in fase di definizione, che invece sarà specificamente diretto ai produttori di vini di qualità a denominazione di origine. Gli aiuti – conclude – verranno concessi o attraverso finanziamenti a fondo perduto per indennizzare le cantine o, in alternativa, con aiuti allo stoccaggio e imbottigliamento».