Se da una parte c’è chi è ancora scettico sull’utilità del vaccino anti Covid, dall’altra c’è chi non vede l’ora di farlo e nell’attesa della dose della salvezza qualcuno potrebbe aver anche saltato la fila. Su questo stanno indagando i Carabinieri dei Nas, impegnati in questi giorni in una serie di controlli per verificare se la campagna di vaccinazione contro il Coronavirus in Puglia sta procedendo secondo le regole.
La fase 1, cominciata gli ultimi giorni di dicembre e tuttora in corso, prevede come noto la somministrazione con priorità assoluta per il personale sanitario, anziani ospiti delle RSA e i dipendenti di queste strutture assistenziali. Eppure qualcuno avrebbe fatto il furbo.
Il sospetto emerge dagli elenchi riassuntivi dei vaccinati forniti dalle Asl, dove compaiono nominativi di persone non appartenenti a queste categorie.
Tra le prime segnalazioni in tal senso c’è stata quella dell’Ordine dei Medici di Brindisi che, in una nota indirizzata all’azienda sanitaria locale, a seguito delle testimonianze di alcuni iscritti, ha comunicato che, nella giornata del 4 gennaio sarebbero state effettuate vaccinazioni a soggetti non inseriti nella lista prioritaria. Tra questi le mogli di alcuni medici in pensione e del personale amministrativo dell’ospedale Perrino. Il direttore generale della Asl brindisina, Giuseppe Pasqualone, ha anche aperto un’indagine interna per verificare l’accaduro.
Ma l’ombra del sospetto potrebbe coinvolgere anche le province di Bari e della Bat, dove avrebbero ricevuto il vaccino alcuni operatori scolastici (tra i non aventi diritto) e un rappresentante delle Forze dell’Ordine. Ma in Puglia non mancherebbero anche i casi di favori fatti ad amici, parenti e conoscenti per creare corsie preferenziali verso l’immunizzazione dal virus.
Per questo i Carabinieri dei Nas hanno deciso di avviare controlli presso i centri dedicati, per verificare i presunti favoritismi, passando al setaccio gli elenchi delle persone vaccinate. Al momento nessuna procura pugliese ha aperto un’inchiesta ma non è escluso che la magistratura, nei prossimi giorni, voglia vederci chiaro.