«Con ordinanza sindacale del 15 marzo, nel nostro comune è stata prevista la chiusura totale di ogni attività di commercio al dettaglio di alimentari (salumerie, pescherie, frutta e verdura), di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione per tutte le intere giornate festive, anche infrasettimanali, derogando alla disciplina nazionale che autorizza la possibilità dell’asporto e del domicilio anche in zona rossa. Riteniamo che tale provvedimento, unico nel suo genere nell’intera Provincia Bat, sia eccessivamente cautelativo e non sia giustificato da evidenze scientifiche ‒ quali, ad esempio, un eccessivo numero di contagi a livello locale ‒ finendo, quindi, per penalizzare le attività commerciali del territorio a tutto vantaggio di quelle dei comuni limitrofi che, sebbene maggiormente investiti dal contagio, non sono interessati da analoghi provvedimenti sindacali». Scrivono così, in una nota congiunta, le Segreterie salinare del Partito Democratico e di Forza Italia.

«Ed aumentando, altresì, anche le possibilità di contagio dei nostri concittadini costretti ad uscire dal nostro territorio per eventuali spese in comuni maggiormente soggetti al contagio. Al fine di evitare ulteriori penalizzazioni a carico della comunità salinara e al suo tessuto produttivo e commerciale, chiediamo al comitato di salute pubblica e al Sindaco la revisione immediata dell’ordinanza sindacale del 15 marzo, consentendo alle attività sopracitate la possibilità di riallinearsi alla disciplina nazionale o, quanto meno, di poter effettuare la consegna a domicilio di prodotti alimentari, ittici e bevande fino alle ore 22:00, sempre nel rispetto delle norme sul corretto confezionamento dei prodotti».