La Puglia, a rischio zona rossa per la sesta settimana consecutiva, costa quasi 140 milioni di euro in mancati consumi con un drammatico effetto a valanga sull’occupazione che si aggiunge alle sofferenze e alle vittime causate dalla pandemia. E’ quanto stima Coldiretti Puglia, alla notizia che la Puglia potrebbe essere confermata in zona rossa per altri 7 giorni.

Il passaggio almeno in zona arancione è una misura attesa dopo che le chiusure per arginare la diffusione della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori. Nell’attività di ristorazione – rileva la Coldiretti regionale – sono coinvolti circa 22 mila tra bar, ristoranti e agriturismi in Puglia, ma le difficoltà si trasferiscono a cascata sulle oltre 100 mila aziende agricole e stalle, più di 5 mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione lungo la filiera impegnate a garantire le forniture alimentari.

«La chiusura di ristoranti, pizzerie ed agriturismi travolgono a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con oltre 80 mila di tonnellate di vino e cibi invenduti in Puglia. Ogni giorno di ritardo sulle vaccinazioni costa in media alla Puglia oltre 20 milioni in mancati consumi – denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia».

La pandemia non ha ferito solo lo spirito, ma anche la quotidianità della vita con l’emergenza Covid con i consumi crollati dell’11,8% nel 2020 rispetto all’anno precedente al minimo dall’ultimo decennio per effetto delle restrizioni adottate per combattere il Covid.  Sui settori maggiormente colpiti pesano le difficoltà del turismo che diventa importante far ripartire al più presto per evitare il rischio di una estate senza stranieri in vacanza in Puglia che costerebbe quasi 2 miliardi per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.