L’ospedale “Dimiccoli” di Barletta è covid free. Si sono concluse stamattina le procedure di trasferimento degli ultimi pazienti positivi, di sanificazione dei luoghi e di ridefinizione dei percorsi ospedalieri.
«Finalmente possiamo annunciare che l’ ospedale di Barletta è covid free – dice Alessandro Delle Donne, Commissario straordinario ASL Bt – è doveroso in questa fase ringraziare tutti gli operatori sanitari, amministrativi e della sanitaservice per l’imponente lavoro che hanno svolto in questi mesi. A novembre scorso abbiamo dovuto dedicare ai pazienti Covid buona parte delle nostre unità operative, disegnando percorsi e rivoluzionando anche gli spazi. Molti servizi sono stati spostati su altri presidi, garantendo in questo modo la continuità assistenziale. Si è trattato di una operazione assolutamente necessaria. Ora il numero dei contagi e dei pazienti che necessitano di ricovero ci consente di tornare alla normalità a Barletta e di mantenere come presidio covid per il momento l’ospedale di Bisceglie. Resta al momento attivo anche il presidio post covid di Canosa di Puglia che sta andando verso una graduale riconversione: a breve potremo sicuramente definire Canosa covid free e potremo annunciare la riapertura della lungodegenza e delle riabilitazioni pneumologica e cardiologica».
Le procedure di riconversione dell’ospedale sono cominciate il 25 maggio: i pazienti ancora positivi sono stati spostati su Bisceglie e su Canosa e i luoghi sono stati completamente sanificati. Sono stati riattivati il Pronto Soccorso e la Rianimazione e man mano tutte le altre unità operative da novembre 2020 dedicate ai pazienti covid. Anche durante il periodo Covid l’ospedale di Barletta è stato interessato da importanti lavori strutturali che oggi ci  consentono di contare su 23 posti letto in più di Anestesia e Rianimazione nonché su un Pronto Soccorso con un’area di osservazione breve intensiva di 11 posti letto e dotato di un radiologico telecomandato. A breve inoltre a Barletta sarà installata anche una Tac dedicata proprio all’emergenza urgenza.