Terza in Italia per morti sul lavoro, in media 80 infortuni al giorno con 51 vittime nello scorso anno. Tre provincie in soglia rossa nel 2023. Dati drammatici che riguardano la Puglia e rilanciati nuovamente dai sindacati pugliesi in occasione della Giornata Mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro. I dati Inail pongono la BAT, da inizio anno, al sesto posto nella classifica nazionale per incidenza degli infortuni mortali rapportati al numero degli occupati. Foggia è decima mentre Bari è 22esima. Nel solo mese di gennaio sono stati denunciati in Puglia 1776 infortuni. Lo scorso anno, invece, c’è stato un aumento complessivo del 18,5% rispetto al 2021 con un totale di oltre 29mila infortuni.

«Troppa indifferenza da parte della politica sul tema» ha ammonito in una nota la UIL Puglia attraverso le parole del commissario straordinario Emanuele Ronzoni. Il sindacato confederale chiede alla politica con misure forti altrimenti di lavoro si continuerà a morire.  In crescita in realtà ci sono anche le malattie professionali, come ha spiegato Pino Gesmundo segretario della CGIL Puglia: «i segnali che arrivano dal governo sono preoccupanti – spiegano dal sindacato confederale – Si torna ai subappalti incontrollati, si propone un meccanismo di ispezione in azienda con preavviso, addirittura si avanza l’idea di smantellare l’Ispettorato nazionale del lavoro». La denuncia della CGIL che continua comunque, assieme a UIL e CISL, nella mobilitazione nazionale sui territori per chiedere un cambio di passo su questo tema.