Un nuovo anno scolastico che parte nella provincia di Barletta Andria Trani ancora senza un ufficio scolastico e un provveditore sulla cui nomina si starebbe “agli sgoccioli”. È quanto emerso in un incontro che si è svolto ieri presso l’ufficio scolastico provinciale di Bari richiesto dalla Flc Cgil Bat per affrontare una serie di questioni che stanno emergendo alla vigilia del suono della prima campanella. Ma c’è anche una buona notizia e cioè che il 16 ottobre sarà inaugurata la sede di Palazzo San Domenico a Barletta designata ad accogliere gli ufficio della scuola nella Bat.

“Il nostro auspicio è che entro quella data si ufficializzi anche la nomina del provveditore, altrimenti inaugurare una sede senza ‘il padrone di casa’ non avrebbe molto senso. Ma a parte questo dato formale di sostanziale c’è che abbiamo urgente bisogno di una persona alla quale rappresentare tutte le difficoltà che registriamo quotidianamente a partire dalle immissioni in ruolo che quest’anno nella Bat sono state pochissime, dunque il nuovo anno partirà con supplenti i cui bollettini saranno pubblicati il giorno prima dell’apertura delle scuole, dunque nella solita zona Cesarini. Si pensi che – sottolinea Angela Dell’Olio, segretaria generale della Flc Cgil Bat – nella Bat 4 sono gli insegnanti nella materna immessi in ruolo, una ventina per la primaria e sulle superiori nessun insegnante di sostegno ha ricevuto l’incarico permanente. Dunque, la battaglia contro il precariato nella scuola sembra davvero insormontabile. In Puglia i posti vacanti sono oltre 2800, ma il Ministero ha autorizza solo 2181 assunzioni nella nostra regione. La finzione serve a rispettare un’insensata previsione del PNRR che lascia a casa centinaia di aspiranti docenti, vincitori e idonei nei concorsi e prospetta l’interruzione della continuità didattica per l’anno scolastico 2024/25.Ovviamente la Bat ha visto un numero bassissimo di ruoli dati per tutte le classi di concorso dati tra GM e GPS sostegno. Per esempio da GPS sostegno nella scuola, come detto dell’infanzia appena 4 unità. Dati sconfortanti risultanti da scarsi investimenti sull’istruzione e sulla scuola pubblica che quest’anno ancora riparte con una flotta di supplenti”.

“Risulta poi davvero inaccettabile il fatto che vengano pubblicate dall’Usr graduatorie concorsuali con solo i nomi dei vincitori non dando la possibilità agli idonei di comprendere la loro posizione in graduatoria. Così si genera solo caos, di cui proprio la scuola non ha bisogno. Abbiamo già protestato vibratamente per ottenere graduatorie pubbliche e trasparenti, certo fatta salva la riservatezza dei dati”, aggiunge Dell’Olio.

E poi c’è tutta la questione che riguarda l’Autonomia differenziata contro la quale la Cgil è in prima linea e vede anche il mondo della scuola impegnato da settimane nella raccolta firme a favore del referendum abrogativo della legge “i cui primi effetti discriminatori li stiamo già registrando”, denuncia la segretaria generale. “Un esempio su tutti: ci sono certificazioni che in Puglia non danno punteggio nelle graduatorie e invece in altre regioni d’Italia sì, questo vuol dire che un insegnante pugliese in una call nazionale parte svantaggiato. Questo la dice lunga sullo scenario al quale stiamo andando incontro se non fermiamo questa deriva disgregante nel nostro Paese. Sarà importante andare a votare per dire davvero qual è l’Italia che vogliamo: unita, libera e giusta”.