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Il Piano Regolatore Portuale diventa realtà, il sindaco Lodispoto parla di “opportunità storica”

Prima seduta del consiglio comunale dopo la pausa estiva

Prima seduta del consiglio comunale dopo la pausa estiva. Unici assenti i due consiglieri di minoranza Gianluca Di Lecce e Francesco Pestillo che hanno peraltro giustificato la loro assenza.

Due i punti all’ordine del giorno: la sesta variazione al Bilancio di Previsione è stata approvata con 12 voti favorevoli e le astensioni dei consiglieri di minoranza Grazia Galiotta e Giovanni Leone mentre non ha partecipato al voto l’altro consigliere di minoranza Emanuele Quarta.

Di particolare rilevanza l’altro argomento, relativo all’adozione del Piano Regolatore Portuale e alle conseguenti determinazioni in osservanza della Legge Regionale n. 17 del 2015: il progetto è stato illustrato dall’arch. Vito Leone, capofila del gruppo di progettazione incaricato del Piano, con il supporto del responsabile UTC arch. Paolo Camporeale. Dopo l’esposizione il consigliere Quarta ha proposto il ritiro dell’accapo ma la proposta ha avuto un solo voto favorevole e 12 contrari più l’astensione del consigliere Giovanni Leone mentre la consigliera Galiotta non ha partecipato alla votazione. Dopo ampia discussione i consiglieri di minoranza Galiotta e Leone hanno espresso voto favorevole all’adozione del Piano così come i 12 rappresentanti della maggioranza mentre l’unico voto contrario è giunto dal consigliere Quarta.

«Si tratta di una opportunità storica – ha dichiarato in aula il sindaco avv. Bernardo Lodispoto – che può favorire prospettive di sviluppo in un settore troppo spesso trascurato in passato. Voglio precisare che questo piano non è una mera riproposizione del progetto già presentato nel 2017 con l’amministrazione Marrano perché nel frattempo sono stati esperiti ulteriori approfondimenti, accertamenti e analisi dai quali è emerso che i fenomeni connessi al rischio di insabbiamento del sito, causati di un errato dragaggio dell’area portuale, rendono indifferibile l’intervento: non è più possibile perdere altro tempo, abbiamo la necessità di agire ora adottando un atto propedeutico e uno strumento che ci permetta di recepire le proposte che arriveranno da parte di tutti coloro che hanno un interesse a sviluppare l’area portuale».

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