Lo scorso 3 ottobre, la carovana della Bicistaffetta 2024 ha fatto tappa a Margherita di Savoia, regalando ai partecipanti un’esperienza unica nel cuore di uno dei territori più affascinanti della Puglia. Partiti da Termoli il 27 settembre, i cicloturisti della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) stanno percorrendo circa 500 chilometri, toccando le località più suggestive lungo la costa adriatica, per poi concludere il loro viaggio a Bari il 5 ottobre. Una tappa nel cuore delle saline più grandi d’Europa Durante la sosta a Margherita di Savoia, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare il celebre Museo del Sale, un luogo che racchiude la storia millenaria delle saline locali, tra le più grandi d’Europa e uno dei principali poli produttivi di sale marino. Ad accogliere il gruppo c’era Gaetano Dipace, Presidente della Pro Loco, che ha offerto una panoramica sulla lunga tradizione salinara della città e le sue peculiarità storiche. Il museo è un vero gioiello culturale che, attraverso oggetti d’epoca, fotografie e testimonianze storiche, racconta l’importanza economica e sociale della produzione del sale per il territorio. Margherita di Savoia, infatti, è nota non solo per le sue saline, ma anche per la biodiversità delle sue zone umide, che ospitano una ricca fauna avicola, tra cui i suggestivi fenicotteri rosa. Un’esperienza che ha colpito i cicloturisti La visita al Museo del Sale è stata un momento di forte impatto per i partecipanti alla Bicistaffetta. Il contatto con la storia del territorio e la magnificenza del paesaggio salinaro ha suscitato grande interesse e curiosità. Molti hanno espresso il desiderio di tornare in futuro, dedicando più tempo alla scoperta di ogni angolo di questo straordinario patrimonio naturale e culturale, che si estende anche lungo la Costa Sveva, una regione ricca di storia, arte e tradizioni. La Bicistaffetta: un viaggio tra cicloturismo e sostenibilità La Bicistaffetta 2024, giunta alla sua 20ª edizione, è molto più di un semplice evento ciclistico. Organizzata dalla FIAB, la manifestazione ha l’obiettivo di promuovere il cicloturismo come forma di turismo sostenibile, sensibilizzando comunità locali e amministratori sul tema della mobilità ciclistica.
Quest’anno, il percorso attraversa un’area particolarmente significativa, puntando a testare una nuova variante della Ciclovia Bicitalia 6 Adriatica, con un tracciato che si avvicina alla linea ferroviaria per favorire l’intermodalità tra bici e treno. Questo itinerario, che copre oltre 550 km tra Molise e Puglia, ha permesso di verificare l’attrattività del percorso e la sua fruibilità immediata. Inoltre, l’iniziativa mira a consolidare l’infrastruttura ciclistica locale secondo gli standard della rete EuroVelo, con l’obiettivo di promuovere l’inserimento di questo tratto nella famosa rete ciclistica paneuropea. Un impegno per la mobilità sostenibile Lungo tutto il percorso, i volontari della Bicistaffetta diventano veri e propri ambasciatori del cicloturismo, incontrando ogni giorno cittadini, amministratori locali e rappresentanti delle istituzioni per discutere delle potenzialità del cicloturismo come motore di sviluppo sostenibile. A Margherita di Savoia, in particolare, la connessione tra storia, natura e mobilità sostenibile è risultata evidente: la città, con il suo importante patrimonio culturale e ambientale, rappresenta una tappa chiave per chiunque voglia scoprire il lato più autentico e affascinante della Puglia. La tappa di Margherita di Savoia ha regalato ai partecipanti della Bicistaffetta non solo una pausa ristoratrice, ma anche un’occasione di immersione nella storia e nelle tradizioni locali.
La visita al Museo del Sale ha arricchito il viaggio, offrendo uno sguardo prezioso su uno dei simboli più importanti del territorio. Il legame tra ciclismo, cultura e sostenibilità è al centro di questa edizione della Bicistaffetta, che continua a promuovere un turismo lento e consapevole, capace di valorizzare luoghi straordinari come Margherita di Savoia e la Costa Sveva. Mentre la Bicistaffetta si avvia alla sua conclusione a Bari, l’impegno per la promozione della mobilità ciclistica e del cicloturismo si rafforza, lasciando un segno indelebile nelle comunità attraversate e nei cuori di tutti i partecipanti.