Saranno destinati alla tavola circa 115 euro in media a famiglia per il cenone di Capodanno, ma i budget variano sensibilmente: c’è chi spende fino a 150 euro per un menù completo e chi arriva a 300 euro per imbandire una tavola senza compromessi. D’altra parte, molte famiglie si manterranno su una spesa più contenuta, tra i 40 e i 70 euro, affrontando i rincari di verdura, pesce e frutta.
È quanto emerge da una stima di Coldiretti Puglia, basata sull’indagine Coldiretti/Ixè in vista del tradizionale cenone di fine anno. In media, saranno sette le persone riunite attorno alla tavola, con festeggiamenti casalinghi che coinvolgeranno sia le abitazioni proprie che quelle di parenti e amici. Una parte significativa degli italiani, tuttavia, sceglierà ristoranti e agriturismi, con oltre 15mila presenze previste nelle masserie pugliesi, secondo le stime di Terranostra e Campagna Amica.
Gli immancabili della tavola: spumante, lenticchie e cibi portafortuna
Lo spumante si conferma il re indiscusso della tavola di Capodanno: sarà presente per più dell’83% delle famiglie. Subito dopo, le lenticchie conquistano il secondo posto, presenti nell’82% dei menù. Questo legume, simbolo di fortuna secondo antiche credenze, si abbina spesso a cotechino e zampone, con una crescente domanda anche per le versioni artigianali.
In Puglia, la produzione di lenticchie ha raggiunto quasi 6000 quintali nel 2024, con un particolare apprezzamento per le lenticchie IGP di Altamura. Tra gli altri cibi portafortuna spiccano i chicchi d’uva, presenti sul 45% delle tavole: se ne mangiano dodici, uno per ogni mese dell’anno, e i melograni, simbolo di protezione e buon auspicio per il nuovo anno.
Pesce a chilometro zero e specialità locali
Il pesce a chilometro zero è protagonista indiscusso delle tavole pugliesi, con alici, vongole, anguille, capitone e seppie tra le scelte più gettonate. Tuttavia, i costi elevati costringeranno alcune famiglie a rinunciare al pesce, ripiegando su alternative tradizionali come cime di rapa stufate e panzerotti fritti con ripieni di mozzarella, pomodoro, formaggio o ricotta scuanta.
La frutta locale vince nettamente la sfida con quella esotica, preferita dall’88% delle famiglie contro il 34% che sceglie prodotti importati.
Il menù tricolore domina la scena
La tendenza generale è quella di privilegiare un menù tricolore, spesso a chilometri zero, che rispetti le tradizioni locali. Secondo Coldiretti/Ixè, queste tradizioni influenzano ogni portata, dall’antipasto al dolce, celebrando così un Capodanno all’insegna dei sapori autentici e della convivialità italiana.