Sei ore di negoziazione costante, una parola pesata dopo l’altra. Alla fine l’irruzione in casa e la conclusione (a lieto fine) di una vicenda che poteva trasformarsi in tragedia. E’ il pomeriggio di tensione vissuto ieri, domenica 4 maggio, a Margherita di Savoia, in una palazzina di via De Salinis, alla periferia della città salinara. Nel primo pomeriggio un uomo di 47 anni si è barricato in casa armato di coltello minacciando gesti estremi e mettendo a rischio l’incolumità dei suoi familiari. Affetto da dipendenze e in stato di alterazione psicofisica, l’uomo aveva destato preoccupazione sin da subito, motivo per cui la madre del 47enne aveva allertato le autorità. I carabinieri sono intervenuti con il personale specializzato in questi casi: un militare negoziatore e le squadre operative di supporto dell’11° reggimento Puglia. Diverse le fasi vissute durante i negoziati con il 47enne. Prima è stata fatta uscire la famiglia dell’uomo. Successivamente è stato evacuato l’intero pianerottolo. Poi sono state staccate tutte le utenze. Nel frattempo la zona della palazzina è stata cinturata perché l’uomo lanciava oggetti dalla finestra. Un primo momento di svolta è stata la consegna del coltello da parte dell’uomo. Infine, quando sembrava che stesse per accendere un fiamma in casa, i carabinieri hanno fatto irruzione – su comando del responsabile delle operazioni, il col. Nardacci – bloccando il 47enne e consegnandolo alle cure del 118. Per l’uomo è stato arrivato il protocollo sanitario previsto per queste circostanze. Un “intervento da manuale” ha commentato il comandante dei Carabinieri BAT, il col. Massimiliano Galasso, presente sul posto.
Non c’è stato lieto fine, invece, a Bari. Nella stessa mattinata di ieri un uomo di 52 anni, agente di polizia, si è barricato in casa in via delle Murge. Aveva litigato con la madre, quest’ultima riuscita ad allontanarsi dall’abitazione. Nonostante i tentativi dei colleghi per convincerlo a desistere. L’uomo si è tolto la vita con la pistola di ordinanza.