Dopo l’annuncio di un paio di giorni fa del fermo di un uomo nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura a Barletta ecco la conferma dell’arresto da parte del gip del tribunale di Foggia dopo l’udienza di convalida a seguito degli incendi dolosi avvenuti nello scorso weekend a Margherita di Savoia. Si tratta di un uomo classe 1997 e per cui si sono aperte le porte del carcere con l’accusa di tentato incendio doloso accogliendo la richiesta dell’accusa.

L’uomo, pregiudicato, sarebbe il responsabile dell’incendio di quattro autovetture avvenuto nella notte tra il 15 e 16 agosto all’interno di un’area parcheggio nei pressi di Palazzo di Città a Margherita. Le indagini dei carabinieri si sono immediatamente concentrate sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso l’identificazione dell’uomo. Presso l’abitazione della mamma del 28enne i militari hanno poi ritrovato alcuni capi di abbigliamento riconducibili a quelli utilizzati in quella nottata. Il giovane è stato poi beccato nell’abitazione della propria compagna dove ha provato anche a nascondersi sul balcone per non esser arrestato. L’episodio su cui indagano i carabinieri coordinati dalla Procura di Foggia in realtà, è solo uno dei tre che si sono verificati nella città salinara in meno di 48 ore subito dopo ferragosto. L’ultimo episodio in ordine di tempo domenica scorsa nel corso della serata.

In fiamme una decina di vetture tra cui quella di un uomo che ha voluto, attraverso una lettera, lanciare tutta la sua frustrazione per quanto accaduto. Un turista che ha scelto dopo anni di tornare a Margherita con la sua famiglia per rivivere le emozioni vissute sin da bambino con i suoi genitori sul lungomare salinaro. Un’emozione svanita in quella nottata a causa di un incendio che non ha solo distrutto la sua vettura ma anche attrezzi importanti e ricordi per il suo bambino speciale. Un ricordo che resterà indelebile assieme alla disattenzione delle istituzioni nei confronti di chi è stato così profondamente danneggiato. L’uomo ha poi chiesto alla parta sana di Margherita di ribellarsi bollando con un “mai più” il ritorno nella città salinara. E’ questo uno dei temi di cui si è discusso proprio nel consiglio comunale svoltosi alcuni giorni fa a Palazzo di Città: il danno di immagine per un luogo che con grande fatica ha costruito la sua fama di accoglienza e serenità spazzata via dalla follia di pochi in meno di 48 ore.