Il consigliere comunale Ruggiero Piccolo non è incompatibile. Sarebbe stata una beffa se lo fosse stato, visto che tutto è nato dalla missiva di un comune cittadino di Margherita di Savoia. Secondo il presidente Carmen Spera: «È un atto dovuto prendere in considerazione un lettera inviata da un salinaro», considerato che: «In Procura avviano controlli anche per delle semplici lettere anonime», ha aggiunto il sindaco Paolo Marranno. I motivi della richiesta di incompatibilità non verranno resi noti, perché riguardano l’attività professionale dell’avvocato Piccolo, ma basti sottolineare che un’ordinanza del Giudice del Tribunale di Foggia ha dichiarato che le contestazioni sono un: «fatto estinto», contrariamente da quanto scritto nella lettera al Comune che ha alluso a dei: «contenziosi mai chiusi».

È la seconda cosa volta per Ruggiero Piccolo che viene richiesta la verifica delle condizioni di incompatibilità. Prima di questa missiva ne è arrivata un’altra nel 2013 a firma del Movimento 5 Stelle, proprio all’indomani delle elezioni comunali. Al tempo il Consiglio comunale si espresse all’unanimità in favore del consigliere, adesso sostanzialmente è successa la stessa cosa con i 9 della maggioranza (Carmen Spera, Paolo Marrano, Angela Cristiano, Carlo Ronzino, Salvatore Giannino, Michele Damato, Raffaele Rutigliano, Mionica Russo, Raffaele Rutigliano) astenuti e i 4 dell’opposizione (Ruggiero Piccolo, Antonella Cusmai, Domenico Lodispoto, Grazia Galiotta, era assente Vincenzo De Pietro) con i 3 fuoriusciti (Leonardo Lamonaca, Vincvezo Ippolito e Ilaria Barra) contrari. E si sa che in politica un’astensione vale a dire: appoggio il voto che ha più numeri, ma non alzo il braccio. «L’esito del Consiglio comunale – ha affermato Piccolo -, che non era affatto così scontato, ha dimostrato che le deduzioni che ho depositato in Comune hanno avuto l’effetto sperato. Sono soddisfatto di come sia andata la seduta. Ho apprezzato alcuni interventi della minoranza e della maggioranza. Si chiude una vicenda che non aveva ragion d’essere. Non so perché un cittadino si sia accanito contro di me. Una persone che non conosco neanche. Ritengo che il clima politico, che in questi mesi è stato particolarmente infervorato, abbia contribuito alla nascita di questo episodio a distanza di 4 anni».