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Il distretto 16 rischia di restare senz’acqua. A denunciarlo è il dirigente provinciale di Direzione Italia con delega alle politiche agricole e contadino di mestiere, Lorenzo Piazzolla, che ha affermato: «In seguito al caldo e alle scarse piogge, il distretto irriguo di Margherita di Savoia e Zapponeta rischia di restare senz’acqua. Tutto nasce dal Consorzio di Bonifica di Capitanata. L’ente potrebbe non rispettare gli accordi, come da contratto, di fornitura idrica nel periodo che va dal prossimo 20 agosto al prossimo 20 novembre. Alla base di questo problema c’è tanta incertezza. Gli addetti ai lavori non sanno quando e con quali modalità l’acqua dev’essere erogata. Questo vuol dire che non sappiamo quando la avremo. Solo voci di corridoio che non servono a nulla. Chiunque mastica un minimo di imprenditoria sa che adesso stiamo vivendo il periodo della programmazione. Ora la domanda sorge spontanea: come può un agricoltore fare una programmazione sugli arenili se vive nell’incertezza più totale? Noi non stiamo chiedendo l’acqua a tutti i costi. Noi vogliamo certezze in modo da fare la programmazione da fornire ai commercianti. Il Consorzio che la lavora per noi, deve programmare l’erogazione dell’acqua».

«Le nostre colture hanno bisogno di essere innaffiate ogni giorno. I semi, piantati in superficie, per germogliare hanno bisogno di mezzora di acqua tutti i giorni, oltre all’innafiatura di contenimento. Un discorso che non vale solo per i vivai della cipolla bianca igp, ma anche per la patata coltivata nel periodo gennaio-maggio e agosto-novembre. Riuscire a piantare il 20 agosto le patate e innaffiarle, invece del 10 settembre, è importante ai fini del raccolto. In 80 giorni si va già a raccolta, invece di allungarla. In questo modo si evitano le gelate e le alluvioni che incidono negativamente sulla qualità e sulla quantità del raccolto. Un aspetto che vale anche per la carota, perché piantarla in ritardo, può causare delle conseguenze negative sul mercato. È inaccettabile che una categoria produttiva di due comuni venga lasciata nella totale incertezza. A questo punto un minimo di responsabilità vanno in capo all’Amministrazione comunale di Margherita di Savoia. Il sindaco Paolo Marrano e l’assessore alle attività produttive, Michele Damato, hanno il dovere di fare un tavolo tecnico con gli amministratori di Zapponeta, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i vertici del Consorzio e la Regione, per capire quali siano le situazioni e la strada da percorrere, magari chiedendo anche lo stato di calamità se ce ne fossero le condizioni. Ancora una volta l’Amministrazione si dimostra superficiale, inadatta e lontana dai problemi che affliggono la cittadinanza. Il 90 percento dei prodotti tipici salinari viene prodotto nel distretto 16 (cipolla bianca igp, patata varietà elvira e carote), oltre a vedere oltre 1.000 persone in tutto il distretto vivere di questo mestiere».