Computer, soldi, mazzi di chiavi delle stanze della struttura e nient’altro. Un furto lampo quello messo a segno questa mattina alle 4 nella parrocchia Maria Ausiliatrice a Margherita di Savoia nel quartiere Punta Pagliaio. Chi è entrato in chiesa sapeva di andare a colpo sicuro e non ha portato via nulla di sacro e che riguardasse il culto. Probabilmente si è trattato di una banda e non di una sola persona, con un complice che ha fatto da palo. Non a caso appena è passata la pattuglia dei Carabinieri, i malfattori sono scappati a bordo di una vecchia Fiat Punto bianca senza targa lasciando sul posto gli arnesi utilizzati per lo scasso: un martello di ferro, una tenaglia e due attrezzi usati come leve.

La dinamica è stata delle più classiche: chi ha messo a segno il colpo è entrato in sacrestia attraverso la finestra che si affacciava sul lungomare. In pratica ha tagliato la grata in ferro e ha rotto i vetri spessi con un martello. Una volta dentro ha rovistato negli armadi e ha fatto in frantumi le porte d’ingresso dell’ufficio del parroco e della segreteria. Poi ha divelto l’ingresso dell’aula liturgica e ha scassinato un’anfora per la raccolta della offerte e una cerottiera votiva. Infine ha anche sfondato la porta che collegava la sacrestia con l’oratorio, ma non ha toccato nulla. I danni non sono ancora stati quantificati con precisione, ma da una prima stima si tratterebbe di una perdita ingente. «Ciò che più conta – ha affermato il parroco don Michele Schiavone – è che non abbiano portato via né l’Eucaristia né calici o altri oggetti sacri. Le cose materiali si ricomprano». Indagano i Carabinieri.