Una cena in cui i commensali erano vestiti rigorosamente in bianco, sedevano su sedie bianche, mangiavano su tavoli bianchi e hanno passato in bianco anche la notte. Piazza Libertà, al centro di Margherita di Savoia, per una sera è diventata un grande salotto addobbato come si fa per le cene di gala, con tanto di vincitori per chi ha addobbato il proprio tavolo con eleganza, con stravaganza oppure è riuscito a creare la tavolata più numerosa. Ma al di là di questo, i vincitori sono coloro che sono riusciti a organizzare la Cena in Bianco per il terzo anno e sono riusciti a trovare per ogni edizione nuovi stimoli affinché la gente partecipasse numerosa. «Questa iniziativa totalmente gratuita – ha affermato Emanuele Quarta, organizzatore – è ben riuscita perché ha un valore sociale, considerato che è fruibile a tutti, e un valore morale: organizzare un’iniziativa il proprio territori a costo 0. Un’idea utile in chiave turistica perché vengono aggregati soggetti diversi e persone di varie età».

Il centro ofantino come le grandi città d’Europa che scelgono una piazza simbolica per il posto e viene rivestita di bianco. «Questa è un’idea nata in Francia – ha commentato Tommaso Russo, organizzatore – poi si è diffusa in Italia fino ad arrivare a Bari e quindi da noi». Un imperativo per la serata è stato: «Lasciare pulita la piazza, tratto caratteristico dello spirito dell’iniziativa», ha concluso Quarta. E alla cena c’era tanta gente sistemata coi propri tavoli. «Questa sera – ha confermato Mario Torraco, presentatore della serata – abbiamo stimato oltre le 200 persone». I commensali hanno portato tutto da casa e hanno condiviso, ciascuno il suo piatto. «È una bellissima serata – ha affermato un ospite – e ciò che mi piace di più è mangiare con altre persone, gente magari conosciuta solo di vista». I cittadini hanno fame di aggregazione, come ha commentato un’altra signora che era lì col suo tavolo: «La gioia di stare insieme ci ha spinto a essere qui stasera. Ci piace condividere l’allegria. È bello stare insieme in armonia». Insomma, la parola d’ordine è stata la convivialità, come la commensale di uno dei tavoli ha testimoniato: «Noi siamo qui stare per trascorrere una serata con gli amici e con gente nuova all’insegna della convivialità». Una grande festa in bianco che sembra non voglia finire quest’anno. «Sicuramente ci vedremo il prossimo anno. C’è tanta gente che ce lo chiede. Nella prossima edizione cercheremo di migliorare, iniziando a prepararla dal mese di gennaio, in modo da essere impeccabili».